Tessuto: il tessile sta cambiando
Anche le fiere vanno superate

L'imprenditore da MIilano Unica ha lanciato una nuova sfida per il sistema territorio per il distretto intero. "Ritengo che sia necessario dover riformulare la nostra offerta per adeguarci a un cambiamento epocale all'interno del sistema". Secondo Sandro Tessuto bisogna mettere nuove idee in circolo e, soprattutto, star più vicini al cliente.

s.casiraghi

Il giorno dell'annuncio della mancata fusione con Mantero, così Alessandro Tessuto aveva motivato il suo dietrofront: «Prima di affrontare un passo così decisivo, voglio riposizionare la mia azienda in un pianeta più moderno e attuale». La riorganizzazione è cominciata e prevede un significativo cambio di strategia in ambito commerciale, un più avanzato approccio ai big della moda che supera la vecchia logica stagionale. «Le fiere non mi interessano più, la partecipazione a questa edizione di Milano Unica è solo un gesto di sostegno al presidente Loro Piana - esordisce l'industriale -. Noi riteniamo invece di dover riformulare la nostra offerta per adeguarci a un cambiamento epocale all'interno del sistema». Secondo Tessuto e bisogna mettere nuove idee in circolo e, soprattutto, star più vicini al cliente. «Lavoreremo per rivedere il numero delle linee del gruppo e la quantità di proposte, in modo da dare maggior spazio a prodotti speciali e in favore di flash tempestivi, mirati e ben calibrati». Il fatto di rivolgersi a una clientela che non rispetta più le stagioni canoniche impone, secondo l'imprenditore, una drastica operazione di rinnovamento. «Dobbiamo accorciare i tempi di presentazione dei campionari per garantire una continuità d'offerta. Le date dei saloni, a febbraio per l'estivo e a settembre per l'invernale, non sono più attuali in un mercato che richiede proposte bridge tra i classici appuntamenti fieristici». Su quali punti si impernia la sfida di Tessuto? «Uscite mensili, rivolte a una nicchia di 35 -40 clienti, i migliori al mondo». «Le collezioni devono essere un servizio - continua -, fornire continuamente spunti per sperimentare nuovi codici moda, così come gli assortimenti nei negozi devono sollecitare gli acquisti». Il passo comporterà un ripensamento anche dei canali di vendita e distribuzione. «L'idea è di eliminare rappresentanti ed agenti, vogliamo valorizzare e utilizzare al meglio le risorse aziendali. Sono pronto a girare anch'io insieme ai miei venditori. Credo che con contatti diretti potremo cogliere maggiori opportunità, far capire di più il nostro prodotto, mantenendolo sempre al top della qualità». Esclusa, dunque, ogni partecipazione ai prossimi saloni ? «Per il 2010 non se ne parla - conferma Tessuto - a meno che non si riesca davvero a mettere in cantiere un appuntamento d'élite, riservato a un ristretto gruppo di produttori e davvero strategico per chi opera nell'alta gamma». A Como o in qualche altra parte del pianeta? «Il progetto conta più della location, fatta questa premessa non ci sono motivi perché Villa Erba non venga presa in considerazione».

Economia

Domenica 13 Settembre 2009

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