La storia della Cmc Marine di Albate
"Eliche per gli yacth dei magnati"

Nata a fine 2005, l'azienda comasca è diventata la nuova realtà industriale fra le sei al mondo (unica in Italia, 2 in Europa, 3 negli Stati Uniti), più importanti in fatto di sistemi di stabilizzazione, timonerie e bow thrusters (eliche di manovra di prua) per yacht e navi passeggeri sopra i 20 metri.

In soli quattro anni ha conquistato una buona fetta del mercato nautico italiano e si sta espandendo in Turchia, Grecia, Spagna, Nord Europa e Emirati Arabi Uniti. New entry è la Cina, ma ha già messo gli occhi anche sul Giappone. Parliamo della «Cmc Marine» di Albate. Nata a fine 2005, è diventata la nuova realtà industriale fra le sei al mondo (unica in Italia, 2 in Europa, 3 negli Stati Uniti), in fatto di sistemi di stabilizzazione, timonerie e bow thrusters (eliche di manovra di prua) per yacht e navi passeggeri sopra i 20 metri. Non è comunque sorta dal nulla. Bensì dall’esperienza del suo fondatore, l’ingegnere navale Alessandro Cappiello, 51 anni, comasco d’adozione da lunga data, che è stato progettista dell’Eni per le piattaforme petrolifere marine e tornato dal Brasile nel 1987 ha lavorato per i Cantieri Rodriguez di Pietra Ligure, maturando una lunga esperienza nella progettazione appunto dei sistemi di stabilizzazione delle navi. Lo staff che opera con Cappiello è composto di nove ingegneri meccanici e tecnici, oltre alla figlia Caterina, laureata in antropologia, che cura le relazioni pubbliche. «Possiamo distinguere la nostra attività - spiega Cappiello - in tre fasi. La prima: progettazione, realizzazione del prodotto, montaggio e collaudo. Segue la seconda fase: andare in cantiere a verificare l’installazione e collaudare a bordo il funzionamento. Terzo: assistenza post installazione del cliente armatore. La progettazione avviene qui a Como al primo piano della ditta. Dopo di che affidiamo la realizzazione delle componenti a diverse officine meccaniche del Bergamasco e del Bresciano. I pezzi che ci vengono consegnati li montiamo e li testiamo nell’officina sottostante la nostra azienda. Dopo di che consegniamo il prodotto finito al cantiere ordinante e andiamo là per assistere al montaggio e il collaudo». «In questa seconda fase - prosegue Cappiello - cerchiamo sempre dei partner sul posto per valorizzare le aziende e la manodopera locale, così da renderli autosufficienti. Per questo facciamo periodicamente qui in ditta dei corsi di formazione per i tecnici italiani e stranieri che poi dovranno essere in grado di curare le manutenzioni successive sul posto». Attualmente il mercato conquistato da «Cmc Marine» comprende grandi cantieri italiani quali San Lorenzo, Benetti Azimut e Cantieri Navali di Pesaro (quelli che costruiscono anche le motonavi della Navigazione Laghi). Poi ci sono gli armatori stranieri che lavorano con la ditta comasca. Quest’anno è stato fornito di pinne stabilizzatrici, di eliche di manovra e di timoneria il maxi yacht di 54 metri del magnate turco proprietario della squadra di calcio del Galatasaray di Istanbul. Altro servizio d’eccellenza un’altra nave di 54 metri a un armatore di Dubai. Dove è diretta la «Cmc Marine» nel 2010? «Al Salone nautico di Genova abbiamo concluso diversi contratti. Italia, Grecia, Turchia, Dubai e Cina sono in decisa espansione di domanda. La ricerca continua ci ha portato a lanciare sul mercato un prodotto assolutamente innovativo che ci viene richiesto. Si tratta di Stabilis Electra, facile per installazione e manutenzione, che ovvia alla tradizionale scarsa dinamicità meccanica, grazie a un nuovo attuatore a pinna stabilizzatrice mosso da un motore a corrente continua, che semplifica il sistema elettronico d regolazione con notevole risparmio di costi».

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