Agenzie immobiliari
Con gli annunci, la chat
e le visite virtuali
Cristian Fresolone, Ceo della Revofactory di Albese con Cassano: Il lockdown ha accelerato la digitalizzazione del settore. Il prossimo passo scatterà grazie alla tecnologia blockchain
Che cosa c’è di più “fisico” e meno delegabile allo strumento virtuale del cercare una casa? Sbagliato. L’era dell’emergenza Covid ha smentito anche questo, o meglio confermato un trend già in corso che ora dilaga.
Non solo sempre più la prima ricerca avviene online, ma la direzione intrapresa conduce anche al mondo dei tour virtuali, ad esempio. Nessuna sorpresa per Cristian Fresolone, Ceo di RevoFactory, società che distribuisce il gestionale immobiliare Miogest: la tecnologia è di casa per loro, che annoverano circa 2mila agenzie come clienti e spingono sull’innovazione.
L’impatto degli annunci
Facciamo un passo indietro, però, per prendere poi lo “slancio” verso il futuro. La selva di cartelli come mezzo principale per guidare verso l’acquisto è un ricordo o giù di lì. «Trovare casa è sempre più facile – osserva Fresolone – ci si sta spostando da carta e cartelli ai portali e applicazioni. La tecnologia porta la clientela ad avere sulle punta delle dita informazioni di ogni tipo». Nell’epoca della geolocalizzazione, gli annunci hanno un altro impatto e c’è una certezza: «Oggi la caratteristica fondamentale – spiega Fresolone – è che prima di vedere un appartamento, sai già dov’è, nel senso che conosci tutti gli aspetti più dettagliati. Insomma, prima di entrare nella casa da comprare, sai già che vicino trovi la scuola oppure la stazione, che è una zona servita e via dicendo. La profilazione sui portali immobiliari ha portato tantissimi benefici».
Il processo era già in corso, ma adesso ha subìto un’accelerazione: «Il lockdown ha fatto tantissimo – conferma Fresolone – pensiamo al portale Idealista, leader in Europa che si è trovato al posto giusto nel momento giusto e in Italia hanno scalato la classifica. Prima pochi abbinavano video alle offerte, ora ecco i virtual tour e da pochissimo hanno lanciato una chat». Sì, non bisogna nemmeno telefonare in agenzia, ma è possibile chattare con l’agente immobiliare. Con una prospettiva: disconnettersi, per quest’ultimo, diventa difficile. Chat, virtual tour e altri strumenti prima impensabili, o comunque poco valutati, ora hanno preso quota. Pure i telefoni intelligenti si fanno strada, con le chiamate del cliente memorizzate. Cambia la ricerca, come pure il modo di svolgere il lavoro quindi: «Andando avanti di questo passo – rileva – gli agenti immobiliari lo faranno senza quasi muoversi dall’ufficio. I siti sono diventati sempre più professionali, poi certo la decisione finale avviene andando a vedere la casa. Ma prima ciò accadeva diverse volte». Attenzione anche al mutamento dei dispositivi: la ricerca si è infatti spostata dai computer ai telefonini e questo è molto importante, perché acquisisce valore la app. Le agenzie immobiliari verranno portate a sfruttare la realtà aumentata, insomma.
Aspettando la blockchain
Altro elemento rilevante: non è più questione di età e anche questo è stato accelerato dal lockdown. «Ormai questa esperienza è stata talmente vissuta che viene adottata dalla diverse generazioni Non solo i millennials insomma». Chiaro che questo porterà altre metamorfosi, nelle competenze richieste per le professionalità, sempre più digitali. Ma il futuro che cosa offrirà di ancora più dirompente? «Da qui a cinque anni – prevede Cristian Fresolone – spero anzi anche qualcosa di meno, i dati di un immobile non verranno più salvati nelle reti catastali, ma solo sulla blockchain. Garantisce trasparenza, immutabilità». Con qualche sorpresa da mettere in conto: «Se domani mattina lei vede un immobile con un’agenzia e il pomeriggio con un’altra, potrebbe chiudere la trattativa con la seconda ma il primo agente ha diritto alla provvigione». Come dimostrarlo? Con la blockchain quel primo passaggio sarà certificato. Rischi in vista a questo punto? «Quello grosso - conclude Fresolone – è di dover aumentare il budget tecnologico attuale». Le aziende dovranno investire parecchio. E poi anche qui: attenti alla web reputation, con le recensioni in agguato.
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