Agrinatura, più di 31mila
e un futuro da raccogliere

Entusiasmo tra gli espositori. Lariofiere: «Così si sostiene l’economia». GUARDA IL CANTO FINALE E LA DANZA DEI BACHI

Una folla che in numeri dovrebbe significare almeno 31mila persone. Tra di loro tante famiglie, moltissimi giovani. Anche per questo i vertici di Lariofiere sono felici di questa edizione di Agrinatura: «Così si sostiene l’economia».

E la soddisfazione è anche delle aziende. Tante persone ad Agrinatura, gli espositori non le avevano mai viste: tra i produttori stupore e ottimismo. «Vengo ad Agrinatura fin dalla prima edizione - dice Gabriele Di Muzio, titolare dell’azienda forestale Mef di Castelmarte - e non mi aspettavo un successo simile. Questa fiera è cresciuta anno dopo anno, ma tra il sole e il ponte del 25 aprile temevo di vedere meno visitatori».

E invece, continua Di Muzio, «è stata una grande esperienza. Ci siamo fatti conoscere da molte persone nuove, ma ho anche raccolto diversi ordini: più di mille quintali di legna venduti in tre giorni».

Soddisfatto anche Fabio Cogliati di Zafferano Padano, una giovane azienda di Casatenovo che ha portato la coltivazione dello zafferano in Brianza. «Per noi - dice Cogliati, uno dei soci fondatori - è la seconda volta ad Agrinatura, sono rimasto colpito dall’afflusso. Se devo guardare ai profitti forse lo scorso anno ho venduto qualcosa in più, ma in questi giorni molte più persone si sono avvicinate allo stand».

Prima edizione di Agrinatura per l’azienda agricola Badalone di Domaso, che produce principalmente frutti di bosco, marmellate e saponi artigianali. «Una bellissima esperienza - garantisce la titolare Sara Monticelli - non mi aspettavo di vedere tanta gente. L’affluenza è sempre stata ottima, soprattutto la domenica e il lunedì: ci sono stati momenti in cui si faceva fatica a camminare fra gli stand».

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