Alma Chimica, annunciati otto esuberi
Sciopero e protesta degli operai a Fino

I tagli ridurrebbero di un terzo il personale, composto per la maggior parte da donne - «Per chi viene lasciato a casa, anche Tfr a rate». L’azienda non rilascia dichiarazioni

Soprattutto le donne, la maggioranza, tra operaie e impiegate, in silenzio, fuori dai cancelli dell’azienda. Per lo sciopero, un’iniziativa senza precedenti nell’attività della Alma Chimica, Fino Mornasco, aperta nel 1964. Adesso, i posti di lavoro sono a rischio: si prevedono 8 tagli su 22 lavoratori. Più di un terzo del personale. Che, vista l’esistenza, comunque, delle commesse lavorative, faticherebbe in questo modo a tenere testa alla produzione secondo i sindacati.

Ieri mattina, per quattro ore, tutti erano d’accordo nell’incrociare le braccia, in una zona non invisibile, non molto distante dal casello dell’autostrada Milano-Chiasso e dalla stazione di Fino.

«Siamo purtroppo all’inizio di giornate che, da qui a lunedì 13, giorno in cui è fissato un incontro con l’azienda, saranno contrassegnate dalla riflessione - dice Giuseppe Augurosa, Filctem Cgil - soprattutto dovranno riflettere i vertici che reggono le sorti dell’azienda. Perché noi, questa scelta, non possiamo proprio condividerla. C’è stato detto che il taglio servirà a garantire maggiore affidamento bancario per il prossimo anno. Perché in questo modo si taglieranno i costi del lavoro. Ma è una visione che francamente non possiamo accettare».

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