Artigiani, il Ticino
abolisce la Lia

La Legge, era stata varata con per proteggere il mercato ticinese dalla concorrenza dei “ padroncini” italiani,

La discussa Legge sulle Imprese Artigianali (Lia) e il relativo albo verranno abrogati. Il Consiglio di Stato ticinese ha infatti incaricato il Dipartimento del territorio di intraprendere i passi necessari all’annullamento della normativa. In parallelo, si legge nel comunicato stampa diramato dal Governo, il Dipartimento delle finanze e dell’economia «continuerà a sostenere e sviluppare gli sforzi per la tutela del mercato del lavoro ticinese».

Una decisione che arriva dopo la recente sentenza del Tribunale amministrativo cantonale (Tram) che ha considerato la Legge non conforme al diritto superiore e, soprattutto, in contrasto con la Legge sul mercato interno (LMI), secondo cui chi esercita legittimamente un’attività lucrativa nel luogo di origine può esercitare la sua attività anche in altri cantoni . A ricorrere era stata la Commissione federale della concorrenza (COMCO).

La Legge, che era stata varata con l’obiettivo di proteggere il mercato ticinese dalla concorrenza dei cosiddetti padroncini italiani, non finirà comunque nel dimenticatoio. Il Governo studierà infatti delle misure di accompagnamento per salvare le conoscenze acquisite finora con questa legge e presenterà in tal senso un messaggio al Gran Consiglio, il quale avrà l’ultima voce in capitolo.

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