Economia
Venerdì 30 Gennaio 2009
Auto, verso 1 miliardo incentivi
Obiettivo vendita 200mila vetture
Potrebbe aumentare il budget per gli eco-incentivi a sostegno del settore automobilistico e arrivare dai 300 milioni inizialmente previsti a un miliardo di euro. Le misure messe a punto dai tecnici dello Sviluppo economico mirano infatti a realizzare un incremento delle vendite nell'ordine di 150-200 mila vetture.
Nulla però è ancora deciso, allo stato circolano solo ipotesi: le carte sono in mano al Tesoro, che solo all'inizio della prossima settimana darà il proprio parere.
Per il momento, quindi, nessun intervento diretto del premier Silvio Berlusconi. Il Cavaliere, che è costretto da influenza nella sua residenza milanese, entrerà in campo qualora non si riuscisse ad arrivare a una soluzione condivisa nei prossimi giorni.
Il pacchetto incentivi potrebbe finire comunque sul tavolo del Consiglio dei ministri di venerdì prossimo anche nella veste di un decreto legge. L'ipotesi di un emendamento al dl 'milleprorghè starebbe infatti perdendo terreno a causa dei tempi: l'attesa per l'entrata in vigore rischia di avere effetti negativi sul mercato delle vendite che chiede misure immediate.
Resta dunque forte il pressing sul ministro dell'Economia, da sempre scettico all'idea di allargare i cordoni della borsa: se un intervento ci deve essere è più ragionevole che sia corposo, sarebbe la tesi dello schieramento pro-incentivi. Anche perchè il bonus ha la caratteristica di 'autopagarsì, nel senso che tramite il gettito Iva gran parte delle risorse che l'erario mette in campo rientrano nelle casse dello Stato in un secondo tempo (senza considerare le ore di cassa integrazione risparmiate). E più è esteso l'intervento, più le chance di successo sono alte. L'optimum sarebbe realizzare un incremento delle vendite pari a 150-200mila vetture: scendere sotto questa asticella, si ragiona in ambienti di governo, non giustificherebbe più la mossa.
Nell'ottica di garantire una ulteriore copertura rispetto 'all'autofinanziamentò derivante dall'incasso dell'iva da parte dello Stato, resta ancora in piedi l'opzione di introdurre un 'malus' fiscale, che si potrebbe tradurre in un consistente aumento delle tasse di immatricolazione, per le auto di lusso o i suv. Insomma, per quelle di grossa cilindrata e più inquinanti. Certo, l'idea non convince molti, a partire da alcuni esponenti della squadra di governo che prospettano questa misura solo come "extrema ratio". E forti sono le resistenze di alcune case automobilistiche.
© RIPRODUZIONE RISERVATA