Benzina in Svizzera?
La proposta dell’ecotassa
per tagliare le emissioni

Dai ricercatori del Politecnico di Losanna la proposta di un aggravio per abbattere l’inquinamento

Nel nome dell’ambiente, il vicino Canton Ticino potrebbe presto perdere uno dei suoi “marchi di fabbrica” ovvero il pieno a prezzi più convenienti rispetto alle province di confine. Già oggi il gap Ticino-Como si è ridotto di parecchio, ma qualora dovesse essere messo in pratica il vademecum dei ricercatori del Politecnico di Losanna, il costo della benzina oltreconfine potrebbe (il condizionale è d’obbligo) schizzare a prezzi stellari. Da Losanna fanno sapere che «applicando una tassa di 1,70 franchi per litro di carburante e di combustibile sarebbe possibile ridurre in Svizzera le emissioni di Co2 di due terzi, entro il 2050».

Un annuncio questo che vede in primis i 66.316 frontalieri che ogni giorno varcano il confine per recarsi al lavoro in Canton Ticino quali spettatori interessati. L’aumento del prezzo del carburante ticinese porterebbe in dote anche un altro effetto collaterale ovvero il rafforzamento della carta sconto al di qua del confine. Oggi in Svizzera vengono prelevati 25 centesimi per ogni litro di olio da riscaldamento, nulla invece viene chiesto per benzina o diesel, che da soli - come fanno notare da Losanna - «generano oltre il 40% di tutte le emissioni». Sempre da Losanna si sono affrettati però a precisare che questo balzello «non andrebbe ad incidere sul portafogli degli automobilisti», ma anzi servirebbe da incentivo per «l’utilizzo dei mezzi elettrici» da un lato e del trasporto pubblico dall’altro. La notizia del balzello ambientale sulla benzina non poteva certo passare inosservata a una manciata di giorni dalle elezioni federali. «Di questo passo, in poco tempo la benzina schizzerebbe a tre franchi al litro - fa notare, perentorio, Piero Marchesi, presidente dell’Udc ticinese -. Il dato di fatto è che i Verdi e il Ps non hanno mai nascosto che attraverso le tasse vogliono costringere i cittadini svizzeri a comportarsi come loro. Plr e Ppd non vogliono questo, ma sono ormai incapaci di dire no alle proposte ambientaliste. L’Udc non può certo essere a favore di una proposta che porterebbe il prezzo della benzina a 3 franchi al litro».

È chiaro che sin qui si tratta di una proposta, anche se già da agosto si parla a Berna di un aumento del prezzo della benzina di 10 centesimi al litro per andare incontro al cosiddetto “progetto Greta”, finalizzato a dimezzare le emissioni di Co2 da qui ai prossimi 10 anni. Di sicuro, il caro-carburante sarà uno dei temi di più stretta attualità che il nuovo Consiglio federale (si vota domenica 20 ottobre) e le Camere del Parlamento svizzero dovranno affrontare subito dopo il loro insediamento.n 

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