Bollette acqua,
conguagli a caro prezzo
Class action delle imprese

Cna del Lario sta raccogliendo le segnalazioni degli artigiani: fatture da 2 a 15 mila euro. A monte c’è il ritardo di Ato nel via libera alle nuove tariffe introdotte a livello nazionale

Una class action contro gli aumenti delle tariffe dell’acqua o un ricorso agli organi competenti. Queste le due opzioni che Cna Lario Brianza sta valutando a fronte delle numerose segnalazioni giunte dalle attività commerciali associate che stanno ricevendo bollette con conguagli da 2 a 15mila euro.

Cosa è successo? Nel 2017 Arera ha approvato il Testo Integrato Corrispettivi Servizi Idrici (Ticsi) che comprende i nuovi criteri tariffari da applicare agli utenti finali su tutto il territorio nazionale, dando tempo fino all’1 gennaio 2022 agli Ambiti Territoriali di recepire la normativa, nel frattempo sono state previste delle tariffe provvisorie. La nuova articolazione tariffaria è stata approvata nella seduta del cda dell’Ato di Como solo il 19 gennaio 2021. L’applicazione delle tariffe parte dall’1 gennaio 2021 ma con modalità retroattiva: ovvero prevede conguagli dei consumi degli anni precedenti dal 2018 al 2020.

Le segnalazioni

Cna si sta occupando della vicenda raccogliendo le proteste dei propri associati e contestando: la retroattività di 3 anni «una nuova tariffa si applica da quando si introduce non andando indietro nel tempo», la mancata comunicazione preventiva, il momento storico nel quale queste bollette stanno arrivando («proprio quando le imprese stanno iniziando ad uscire dalla crisi economica grazie ad una mini ripresa delle attività».

Massimo Trocchia presidente del Gruppo Parrucchieri di Cna: «Sono stato tra i primi a ricevere in agosto una bolletta incomprensibile da 2mila euro, insieme agli uffici di Cna abbiamo contattato il servizio clienti di Lereti che ci ha risposto che si trattava di un adeguamento che avrebbe coinvolto tutti gli utenti, è stato incaricato un legale che ha interpellato l’ufficio competente, dopo una prima risposta generica in cui veniva confermato il conguaglio delle tariffe, il silenzio». I parrucchieri sono stati tra i più colpiti dalle chiusure nel 2020, ancora oggi lavorano al 50% delle loro possibilità nel rispetto delle normative sanitarie, ed è comprensibile la reazione negativa nel trovarsi di fronte a importi di questo tipo.

Diverse le segnalazioni raccolte da Cna tra le quali anche quella di Giorgio Proserpio della Gelateria Cavour: «Ho ricevuto una bolletta da più di 7mila euro, rateizzata in 10 rate da 700 euro, una ogni tre mesi, una comunicazione in merito era arrivata tempo fa ma da come era impostata sembrava che addirittura potessimo risparmiare».

Consumo pro capite

Il nuovo sistema tariffario TICSI introduce il consumo pro-capite a decorrere dal primo gennaio 2021, con conguaglio dal 2018, che punta a valorizzare i consumi responsabili e prevede agevolazioni per gli usi domestici residenti. Il servizio idrico a Como, Brunate e Cernobbio è gestito da Lereti: «Le tariffe nazionali sono state deliberate da Arera nel 2017 e approvate dall’Ato di Como quest’anno, non abbiamo discrezionalità in materia – ha affermato l’amministratore delegato Pierpalo Torelli - Como ha tariffe più basse rispetto ad altre province pedemontane come Brescia, Bergamo e Lecco. Dal 2000 non abbiamo introdotto aumenti nonostante i numerosi investimenti sulle reti del territorio. Comprendiamo il momento di difficoltà delle imprese per questo abbiamo deciso di mitigare l’effetto degli aumenti rateizzando i pagamenti in 10 rate nell’arco di 2 anni e mezzo. Una scelta nostra, non dettata dalle normative. Ribadiamo la massima disponibilità nel venire incontro agli utenti posticipando i pagamenti senza more o interessi».

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