Economia
Sabato 18 Aprile 2009
Carte prepagate troppo care
Risparmio se spesa con cellulare
Richiamo dell'Antitrust sui costi troppo elevati delle carte telefoniche prepagate offerte dalle banche. I consumatori potrebbero avere maggiori risparmi se potessero pagare dalla spesa al supermercato al bilglietto del treno con il cellulare.
Un argomento già sollevato dal governatore della Banca d'Italia Mario Draghi che da tempo sollecita una maggiore concorrenza nel settore delle carte di pagamento.
Il costo per il consumatore di una carta prepagata - carte che funzionano esattamente come le normali carte di credito ma che si ricaricano con l'importo desiderato al momento della richiesta - varia a seconda che il possessore abbia un conto corrente: nel primo, rileva l'Antitrust, ha un costo medio annuo di 18 euro, nel secondo caso, che interessa tipicamente giovanissimi consumatori (per i pagamenti online) o gli stranieri, il costo sale a una media di 67 euro (fino a un massimo di 117), con commissioni di ricarica che possono arrivare a 5 euro. Ma un contesto maggiormente concorrenziale, sostiene l'Authority, con l'ingresso di nuovi soggetti nel settore dei pagamenti elettronici, porterebbe a una riduzione dei costi delle transazioni. E una positiva pressione competitiva potrebbe giungere se, con le necessarie modifiche normative, le carte prepagate telefoniche potessero essere impiegate per effettuare micropagamenti, sfruttando la gratuità della ricarica e la rimborsabilità del credito.
Se il credito contenuto in queste carte telefoniche - oltre 80 milioni attive in Italia nel 2007, per un valore di 8 miliardi di euro - potesse essere utilizzato anche per i micropagamenti, si potrebbe recuperare il gap con gli altri Paesi nella diffusione della moneta elettronica. "Dal punto di vista concorrenziale - conclude l'Authority guidata da Antonio Catricalà - è quindi auspicabile che possa trovare spazio l'offerta di tipologie innovative di servizi di pagamento tramite carte prepagate da parte di soggetti non appartenenti al mondo bancario e creditizio tradizionale".
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