Economia / Como cintura
Mercoledì 03 Luglio 2013
Chibro, lavoratori al verde
Venerdì il presidio a Como
Situazione drammatica per 110 operai a Montano Lucino
I lavoratori della Chibro venerdì terranno un presidio davanti alla prefettura. In programma infatti un incontro urgente alle 12. Intanto i sindacati hanno inviato una lettera al prefetto Michele Tortora.
Che esordisce così «Ill.mo dott. Tortora con la presente le rappresentiamo la gravissima situazione che stanno vivendo i lavoratori e le lavoratrici di Chibro Spa di Montano Lucino e le loro famiglie. Chibro versa in una situazione di crisi produttiva e finanziaria da oltre due anni. Chibro operava nella produzione di raccordi e tubi per l’industria navale, raccordi per il settore civile e aveva un comparto “energia” dedicato alla commercializzazione di pannelli solari e caldaie a basso consumo energetico. I motivi della crisi sono stati determinati dalla perdita di clienti di riferimento come Fincantieri ad una altissima conflittualità nella compagine societaria con gravi ripercussioni sulla gestione manageriale.
Come sindacato abbiamo seguito giorno a giorno con grande difficoltà l’evoluzione di questa crisi cercando di garantire ( e fino ad oggi riuscendoci) il massimo di protezione sociale evitando la compromissione totale della tenuta produttiva e occupazionale.
Nel maggio 2012 è stato sottoscritto un accordo presso il Ministero del lavoro per il ricorso alla CIGS per parziale cessazione di attività coinvolgendo 110 lavoratori sui 165 occupati in Chibro. Con ciò dismettendo le attività di commercializzazione presso le diverse filiali sul territorio nazionale. Il 4 dicembre 2012 è stata presentata domanda di Concordato preventivo con cessione dei beni. Ciò ha permesso di stabilizzare una situazione che stava precipitando salvaguardando parte del patrimonio industriale ma soprattutto garantendo ai lavoratori di beneficiare della CIGS con anticipo da parte di Chibro. La situazione gravissima dal punto di vista sociale ha comportato un attività molto responsabile ed attenta del sindacato».
La lettera prosegue sottolineando che nuclei famigliari, lavoratori migranti con gravi carichi famigliari, diverse posizioni con cessione del credito a finanziarie evidenziavano ed evidenziano la drammaticità che i lavoratori e le lavoratrici della Chibro stanno vivendo.
«Tra le fine di marzo e l’inizio di aprile del 2013 è emerso l’interesse da parte del gruppo Arvedi di subentrare in Chibro costituendo l’affitto di ramo d’azienda collegato al solo settore navale garantendo l’occupazione per 41 lavoratori. In poco più di 3 settimane oltre a fare l’accordo con Chibro ed Ilta Inox ( la società del gruppo Arvedi che ha costituito l’affitto) abbiamo gestito una fase molto delicata anche con i lavoratori. Ilta Inox chiedeva la sottoscrizione di verbali individuali da parte di tutti i lavoratori per superare il c.d. vincolo di solidarietà. Se non fosse partito l’affitto al 3 di maggio 2013 non ci sarebbero stati i requisiti per il 2° anno di Cigs e l’azienda sarebbe saltata. Di fatto fallendo e lasciando tutti a casa».
Nel frattempo i lavoratori «oltre ad avere perso di fatto il posto di lavoro non possono contare sull’anticipo della Cigs da parte dell’azienda. E quindi sono in assenza di reddito da oltre 45 giorni.Fra questi lavoratori c’è chi ha in corso procedure di sfratto esecutivo, chi dorme in macchina, chi non ha i soldi per mangiare».
Alberto Zappa – Gennaro Aloisio Dario Campostorila Rsu Chibro
Como il 3 luglio 2013
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