Chiusura Suominen Nonwovens a Mozzate, 92 posti a rischio. Il sindacato: «Storia già vista nel caso di Henkel»

La vicenda di Mozzate richiama la chiusura di Henkel a Lomazzo. Giovedì 12 gennaio primo incontro tra l’azienda finlandese e i sindacati territoriali

È stato dichiarato lo stato di agitazione dell’azienda di Mozzate Nonwovens, della finlandese Suominen, a seguito della dichiarazione della proprietà di chiudere la sede italiana del gruppo. Coinvolti circa novanta dipendenti.

Ieri l’azienda ha convocato le Rsu e contestualmente diffuso notizia della prossima chiusura dello stabilimento di Mozzate, senza che ci fosse stata una comunicazione ai dipendenti. Anzi, i rappresentanti sindacali fanno sapere che c’era un tavolo aperto e buone relazioni sindacali, tanto che si stava trattando un accordo su un premio di produzione. Improvvisa e inaspettata quindi la decisione della casa madre.

«Al momento la dinamica appare molto simile alla vicenda della Henkel di Lomazzo che, proprio a inizio 2021, aveva ricevuto un ultimatum sulla produzione con scadenza a giugno dello stesso anno – è il primo commento di Carlotta Schirripa, Femca Cisl dei Laghi - anche in quel caso l’interlocutore era una multinazionale europea che, prese le decisioni in logiche di gruppo, non ha ritenuto di modificarle in nessun caso, neanche di fronte a diverse e costruttive proposte».

Sempre ieri è stata recapitata agli uffici dei sindacati una convocazione da parte di Confindustria Como per domani. «Ci saremo e parteciperemo all’incontro per apprendere ufficialmente le scelte di questa realtà aziendale e successivamente, nella giornata stessa, convocheremo un’assemblea generale con tutti i lavoratori – fanno sapere ai lavoratori in una nota unitaria Femca Cisl dei Laghi, Filctem di Como e A.L. Cobas - chiederemo di effettuare l’incontro presso la sede aziendale così da dar seguito immediatamente dopo aver discusso con le parti».

Si tratta quindi di valutare se e come saranno attuate forme di protesta o se si apriranno subito delle trattative. I lavoratori sono suddivisi tra produzione e uffici ed è ancora da capire se i tempi annunciati per la sospensione dell’attività produttiva riguardano tutti.

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