Economia
Mercoledì 21 Gennaio 2009
Commercio estero, crolla l'export
Mai così male da 17 anni
E' il peggior risultato dal 1991. Il commercio con l'estero registra un altro dato negativo e il dato di novembre registra addirittura un -13%. IL gpoverno: pesa la crisi legata alla recessione mondiale e sarà un 2009 difficile. ma il Paese regge alla difficoltà
A crollare è soprattutto l'export, che a novembre scorso ha lasciato sul terreno un -13,3%, rispetto allo stesso mese del 2007: si tratta del dato peggiore degli ultimi 17 anni, cioè da quando, nel 1991, è iniziata la serie storica dell'Istat. Male anche le importazioni che, sempre a novembre, sono diminuite del 10,7%, in questo caso mettendo nero su bianco il risultato peggiore dal 1996. Cali notevoli si registrano, sempre sulla base dei dati diffusi dall'Istituto di statistica e riferiti agli scambi complessivi, nel confronto su base congiunturale: rispetto ad ottobre, le esportazioni sono scese del 6,4% e le importazioni del 4,5%.
A peggiorare è anche il saldo commerciale complessivo, che a novembre è stato pari a -1.078 milioni di euro, rispetto al disavanzo di 283 milioni di euro di novembre 2007.
È «la recessione europea a gelare l'export», ha commentato il sottosegretario allo Sviluppo economico con delega al Commercio estero, Adolfo Urso, sottolineando che il crollo dei dati di novembre era «atteso, ma non per questo meno drammatico» e indicando come «necessaria una terapia d'urto» per uscire dalla crisi.
Lo scenario relativo al commercio estero risulta, infatti, ancora più negativo guardando alla performance italiana nei confronti dei Paesi europei: a novembre le esportazioni sono diminuite del 16,3% su base annua e del 5,9% rispetto ad ottobre. Le importazioni hanno invece registrato un calo del 15,8% rispetto a novembre 2007 e del 6,4% rispetto al mese precedente. In diminuzione anche il saldo che, pur mantenendo il segno più, è risultato pari a 151 milioni di euro, in calo rispetto all'attivo di 291 milioni di euro rilevato nello stesso mese del 2007.
La crisi fa prevedere un percorso ancora ad ostacoli, forse anche per l'intero 2009. «Anche i prossimi mesi saranno molto difficili - ha affermato infatti Urso - e probabilmente tutto il 2009 sarà compromesso dalla recessione che colpisce in modo grave tutti i nostri principali partner e clienti europei, Germania, Gran Bretagna, certamente Spagna e Irlanda e in misura minore Francia».
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