«Como cuore manifatturiero
che parlerà più digitale»

Como è una delle regine del manifatturiero. Con tante piccole aziende che possono però parlare digitale. A maggior ragione da quando verranno lanciati i due fab lab “Wework”: un progetto sostenuto da Fondazione Cariplo, Unindustria Como e Cassa rurale e artigiana Cantù. Vé venerdì 18 sarà inaugurato il laboratorio a Enfapi Como di Lurate Caccivio, una settimana dopo toccherà all’Enaip Factory di Cantù.

Wework, così è stato ribattezzato e ieri presentato nella prima sede da Graziano Brenna, vicepresidente di Unindustria Como con delega all’education e presidente dell’Enfapi, Enrico Millefanti vice direttore di Enaip e vicepresidente di Enfapi e Graziano Pagani, direttore di Enfapi e funzionario responsabile dell’Area Formazione di Unindustria Como. Fervono gli ultimi preparativi per arrivare al taglio del nastro.

Un momento importante che corona un investimento di circa 200mila euro, suddiviso a metà per ciascun laboratorio. «Possibile grazie alla Fondazione Cariplo - ribadisce Brenna - perché l’avvocato Guzzetti si è appassionato anche in prima persona a questa sfida». Perché è un tema importante, che qui parte dai 100 allievi di Enfapi e chiama ogni generazione, ogni realtà a partire dalle piccole imprese e offre chance preziose a Como, come fuori.

Nel Fab Lab la manualità si sposa con la tecnologia e la teoria è molto integrata con la pratica, come spesso accade nel laboratorio, nell’officina, nella fabbrica, nella bottega.

Per i giovani è un’ottima situazione per apprendere, una palestra per allenare la mente e la manualità. Per gli artigiani tecnologici e le imprese è un’occasione per sperimentare, prototipare, condividere. Per le persone è un luogo dove praticare il “do it yourself” e diventare un maker. Ci saranno tampanti 3D; lasercut; plotter da stampa e taglio; fresa 4 assi; Arduino; CAD 3D.

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