Ci sono decisioni che possono aprire autostrada di crescita per le piccole imprese che da sole non riescono ad aggredire l’estero.
È il caso di quella assunta da Intesa Sanpaolo, che ha deciso di finanziare direttamente le reti d’impresa, a partire dall’attribuzione di un rating.
Una decisione che Pier Aldo Bauchiero, direttore regionale per la Lombardia e convinto sostenitore dei contratti di rete, ha assunto tre giorni fa contemporaneamente alla circolare del 18 giugno con cui l’Agenzia delle entrate ha attivato il riconoscimento della soggettività tributaria alle aziende unite in contratto di rete. Le “reti soggetto”, possono avere la partita Iva e porsi davanti a ogni interlocutore come vere e proprie imprese, restituendo opportunità al territorio comasco che «ha aziende sanissime e grandi possibilità».
Tante novità fino all’accordo sul turismo ecosostenibile fra Intesa, albergatori e società Dnv il 26: che sarà degli accordi di rete nel Comasco,partner anche Intesa Sanpaolo?
Le reti di filiera o dedicate a ricerca e sviluppo continueranno col vantaggio di un regime più semplice e tax free. Quelle a forte vocazione commerciale ed estera si attiveranno per diventare rete soggetto aprendo le porte alla possibilità di fatturare direttamente ai clienti. La banca affiderà direttamente, attribuirà un rating e produrrà prodotti specifici per le reti.
La tempestività della decisione ha a che fare con un nuovo corso di autonomia decisionale avviato da Messina, capo dei Territori?
Sì, la Banca dei Territori ha un nuovo responsabile certamente dotato di una visione di lungo termine e ha ricoperto ruoli di grande rilievo da molto tempo nel nostro gruppo.
Le aziende comasche lamentano la stretta sul credito.
Chiariamo: quella comasca è una situazione d’imballo per il ciclo che si è innescato in un’economia che in realtà per il manifatturiero è in ripresa. Ma le aziende non investono, le banche sono molto selettive e il ciclo non riprende vigore. Eppure qualcosa sta cambiando, gli imprenditori stanno recuperando slancio sulla volontà di investire e noi vogliamo aiutarli.
Il resto dell’intervista su La Provincia in edicola sabato 22 giugno
© RIPRODUZIONE RISERVATA