Economia / Como città
Venerdì 17 Aprile 2020
Coronavirus, crisi lavoro
C’è bisogno nell’agricoltura
Nasce il progetto Jobincountry
Nella prima settimana1.500 offerte per sopperire al calo degli immigrati dall’Est per il coronavirus
Si chiama “Jobincountry” ed è la banca dati promossa da Coldiretti e autorizzata dal Ministero del Lavoro con le aziende agricole che assumono. L’iniziativa è estesa a tutta Italia dopo il successo della fase sperimentale realizzata in Veneto con l’arrivo nella prima settimana di ben 1500 offerte di lavoro di italiani con le più diverse esperienze – spiega Coldiretti Como-Lecco - dagli studenti universitari ai pensionati fino ai cassaintegrati, ma non mancano neppure operai, blogger, responsabili marketing, laureati in storia dell’arte e tanti addetti del settore turistico in crisi secondo Istat, desiderosi di dare una mano agli agricoltori in difficoltà e salvare i raccolti. Il 60% ha fra i 20 e i 30 anni di età, il 30% ha fra i 40 e i 60 anni e infine 1 su 10 (10%) ha più di 60 anni.
«Un’iniziativa che potrà portare ricadute positive anche sul territorio delle due province lariane» come rimarca il presidente della Coldiretti interprovinciale Fortunato Trezzi.
Il progetto è stato avviato in attesa che dal Governo e dal Parlamento arrivi una radicale semplificazione del voucher “agricolo” che possa consentire da parte di studenti, cassaintegrati e pensionati lo svolgimento dei lavori nelle campagne dove mancano i braccianti stranieri anche per effetto delle misure cautelative adottate a seguito dell’emergenza coronavirus da alcuni Paesi europei, dalla Polonia alla Bulgaria fino alla Romania, con i quali occorre peraltro trovare accordi per realizzare dei corridoi verdi privilegiati per i lavoratori agricoli. «Con il blocco delle frontiere – rimarca Trezzi - è infatti a rischio più di ¼ del Made in Italy a tavola che viene raccolto nelle campagne da mani straniere con 370mila lavoratori regolari che arrivano ogni anno dall’estero».
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