Coronavirus, le imprese
Gli autoriparatori di Como
«Giro d’affari ridotto del 90%»

Non si attendono grandi cambiamenti sino al 18 maggio, si lavora sulle urgenze. Cambio gomme, c’è tempo sino al 15 giugno

Gli autoriparatori hanno lavorato a ritmo lento, per effetto indiretto del lockdown. Ma non si aspettano un mutamento drastico da domani. Tanto più che – su loro stessa richiesta – è stata concessa la proroga al cambio gomme per la stagione estiva: da eseguire entro il 15 giugno.

«Cambierà poco o niente – conferma il presidente nazionale per Confartigianato, il comasco Alessandro Angelone – Si lavora sulle urgenze. Prima già potevamo operare, da codice Ateco, ma chiaramente non potendosi muovere la gente, questo non ha significato un granché».

Un calcolo economico prima di analizzare come ci si comporta. A marzo, di fatto, si è perso circa il 50% del fatturato; lo scorso mese questa diminuzione ha viaggiato nell’ordine del 90%. Maggio è un’incognita: «Speriamo non più del 50%». La data più significativa per gli autoriparatori sarà quella del 18, quando si potrà vedere – o così si spera – un allentamento ulteriore. Ma che cosa sarà possibile fare o non fare in officina in queste due settimane? Resta il termine di riferimento dell’urgenza: «Per dare un’idea, il cambio delle gomme invernali non lo è, c’è stata appunto la proroga, ma se hai pneumatici danneggiati o non più utilizzabili, sì. Un altro esempio – chiarisce – Non ti cambio l’olio, ma certo se sei rimasto senza e devi andare a lavorare, è diverso». Se il criterio è rimasto invariato, in vista di un maggiore flusso di automobilisti in giro, le attività si sono attrezzate. «Io ho fatto rientrare i miei ragazzi – spiega Angelone – Abbiamo disinfettato i locali, poi abbiamo uno strumento per trattare l’abitacolo dei veicoli con l’ozono, dove non ci sia un semplice spostamento dal ponte al parcheggio».

Anche nell’accoglienza dei clienti gli autoriparatori hanno il protocollo a cui fare riferimento. «Noi ad esempio abbiamo messo il parafiato in ufficio, di plexiglass – osserva ancora l’artigiano - guanti e gel per gli uffici, la zona officina transennata».

Sul fronte carrozzerie, non ci si aspetta ugualmente un grande aumento di lavoro, sulla base dello stesso principio. Lo sottolinea Federico Costa, nella giunta esecutiva di Confartigianato Como e alla guida della Carrozzeria “Antonio Costa & C.”. «La speranza è che le aperture del manifatturiero e cantieri portino con sé un inizio di innalzamento del morale lavorativo» sottolinea Federico. In queste settimane dopo il 14 aprile «tra le difficoltà – prosegue - c’era il reperimento dei ricambi auto, ma abbiamo lavorato con mascherine e guanti, che peraltro già avevamo. E togliendo ogni effetto personale dall’auto, che viene lavata prima di essere messa in lavorazione».

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