Da Como l’Sos sulla Svizzera

I sindacati: «Troppi posti persi»

Dopo la commissione speciale l’appello per tutelare i frontalieri

Sulla commissione speciale regionale per la Svizzera intervengono i sindacasti.

«Si è tenuto nel pomeriggio di lunedì 15 luglio l’audizione della Commissione regionale per i rapporti Lombardia e Confederazione Svizzera con le organizzazioni sindacali Cgil Cisl Uil Lombardia ed Acli.

Erano inoltre presenti i rappresentanti delle Cisl dei Laghi, e di Sondrio, oltre al rappresentante del l’Ocst del Ticino

L’incontro era stato richiesto unitariamente dalle organizzazioni sindacali per trovare spazio di confronto e strumenti di intervento per fronteggiare le problematiche dei lavoratori frontalieri, a partire dalle recenti modifiche dell’indennità di disoccupazione speciale ex legge 147/97, oltre alle questioni relative ai trattamenti fiscali per i lavoratori con permesso G. risiedenti al di fuori della fascia dei 20 chilometri.

In Lombardia il numero delle lavoratrici e lavoratori che quotidianamente si recano in Svizzera a lavorare è cresciuto significativamente negli anni , fino a superare i 55.000.

In particolare abbiamo evidenziato la necessità di ripristinare le tutele per i lavoratori frontalieri in caso di perdita di occupazione, ovvero l’indennità speciale di disoccupazione, che a seguito di intervenute circolari dell’inps è stata eliminata, per essere sostituita con l’Aspi, e senza che la norma, la legge 147 del 1997, che l’aveva introdotta fosse stata abrogata. Sono circa 4.000 i lavoratori frontalieri che ad oggi hanno perso il lavoro in Svizzera e si vedono ridotto il sistema di protezione.

Per fare chiarezza e trovare una adeguata soluzione abbiamo richiesto un impegno alla Commissione regionale per i rapporti Lombardia e Confederazione Svizzera affinché la Regione nell’interloquire con il Governo sostenga la costituzione di un tavolo nazionale presso i Ministeri competenti per poter affrontare il problema, ripristinando le risorse e rintroducendo l’indennità speciale per i frontalieri

La Commissione, di cui abbiamo apprezzato l’interessamento si è impegnata a sostenere il percorso anche attraverso la predisposizione di una apposita risoluzione da proporre al Consiglio Regionale.

La Cisl, in sinergia con l’Ocst conferma il proprio impegno a seguire lo sviluppo della vertenza alla ricerca di una soluzione che assicuri le tutele e le protezioni dei lavoratori e lavoratrici frontalieri e che operano in un mercato del lavoro che si caratterizza per rilevante flessibilità».

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