Da Milano Unica rilancio per l’estero

Alcuni mercati sono in netto sviluppo, come gli Stati Uniti (+15,2%) e Hong Kong (+9,8%). Silvio Albini: «Dobbiamo presidiare i Paesi in cui l’esportazione corre di più»

Si è aperta Milano Unica, la tre giorni dedicata al tessile con 404 espositori, di cui 71 stranieri. Dopo le edizioni di Shanghai e New York, la rassegna punta a diventare ancora più internazionale.

Altre iniziative sono in cantiere grazie al supporto dal viceministro allo Sviluppo economico Carlo Calenda, presente alla cerimonia di inaugurazione, l’ultima per il presidente Silvio Albini. Dal 2016 gli succederà Ercole Botto Poala, amministratore delegato di Reda e vice presidente di Ideabiella.

E la via della maggior apertura verso l’estero sembra non avere alternative per dare un respiro più globale non solo al salone ma anche alle aziende della filiera italiana, di nuovo alle prese con preoccupanti turbolenze internazionali.

«Bisogna abituarsi a vivere con crisi continue - ha detto Albini nel suo intervento - Una volta accettata questa scomoda situazione, dobbiamo bilanciare il più possibile i rischi presidiando tutti i mercati significativi e segmentando bene i prodotti secondo le differenti esigenze».

Il +15,2% degli Stati Uniti, quarto paese di esportazione dei nostri tessuti, il +17,7% della Cina e il +9,8% di Hong Kong nei primi 5 mesi del 2015 premiano questa politica di promozione.

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