«Dare un futuro
alle imprese
Il nostro dovere»

La liturgia delle assemblee delle associazioni di categoria è più o meno sempre la solita. Saluti istituzionali, omaggio alle autorità, discorso del presidente generalmente improntato alla protesta per la politica che non fa abbastanza e, in chiusura, premiazione degli associati.

Bene, ieri a Lariofiere - all’assemblea di Confindustria (Como con Lecco-Sondrio) - il copione è stato radicalmente diverso, nel format (più che un convegno un vero e proprio talk di ispirazione televisiva) ma soprattutto nei contenuti.

Il focus è stato il futuro, richiamato nel titolo “Io ci sarò”, nelle decine di studenti degli istituti tecnici che hanno occupato le prime file della platea, nelle parole chiave scelte dai presidenti Aram Manoukian e Lorenzo Riva. Parole chiave come responsabilità, sostenibilità, continuità. «Non è un momento facile per le imprese - ha detto Riva - abbiamo fiducia ma sentiamo la responsabilità di occuparci del futuro».

L’approccio è stato solo in apparenza lontano dai problemi concreti del territorio perché di mezzo ci sono le aziende, o meglio, ciò che si può fare per assicurare loro un domani. In un mondo che cambia rapidamente e in un contesto sempre più complesso, nulla è più scontato. Lo ha svelato, parlando di sé, della sua Lechler, lo stesso Manoukian: «Sono alla guida di un’impresa che ha tanta storia alle spalle e sin dal primo giorno la mia ossessione è stata quella di interrogarmi su cosa potessi fare per dare continuità a ciò che avevo ricevuto». Una visione - condivisa dai due presidenti - in cui l’impresa è sentita come fattore generatore di ricchezza e cultura per l’intera comunità di riferimento, un patrimonio da sviluppare con le generazioni future il cui coinvolgimento è stato più volte evocato nel dialogo con l’intervistatore, il giornalista Andrea Cabrini.

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