Economia
Mercoledì 22 Aprile 2009
Falsi, businness da 7 miliardi
E per il Fisco un "buco" da cinque
E' nuovo allarme per le imprese: l'ultimo dato diffuso dalla ricerca Censis indica in almeno 7,1 miliardi il giro d'affari legato alla contraffazione dei prodotti. Con un dato in più: il businness dei prodotti irregolari si ripercuote anche sul fisco: l'Erario infatti registra perdite di oltre 5 miliardi di euro.
Se si riportasse il fatturato complessivo della contraffazione sul mercato legale, "si genererebbe una produzione aggiuntiva, diretta e indotta, per un valore di quasi 18 miliardi di euro, con un valore aggiunto di circa 6 miliardi", rileva il Cenis. In altri termini, per ogni euro sottratto al mercato della contraffazione si attiverebbe nell`economia nazionale legale una produzione aggiuntiva di 2,5 euro, stimolando acquisti di materie prime, semilavorati, servizi e attivando nuova occupazione regolare. Sarebbero infatti poco meno di 130 mila le unità di lavoro impegnate nella filiera del falso.
La contraffazione comporta anche perdite per il bilancio dello Stato in termini di mancate entrate fiscali: in base alla stima effettuata, si calcola una perdita, tra imposte dirette e indirette (Ires, Irap, Iva), pari a 5 miliardi e 281 milioni di euro (considerando il gettito potenziale derivante dalla domanda diretta e quello derivante dalla produzione attivata negli altri settori dell`economia), pari al 2,5% del totale del gettito riferito alle imposte considerate.
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