Festival di Sanremo, giovane creativo comasco disegna l’outfit del rapper Lazza

Tra musica e moda Pietro Fadda racconta come nasce un vestito: «Volevano tradurre nei look che lui avrebbe indossato, il concept del brano per creare un immaginario coerente»

C’è un tocco di creatività comasca nell’outfit sanremese del rapper Lazza. Pietro Fadda è parte del team creativo di Missoni che ha disegnato i vestiti del cantante milanese che in questi giorni si sta esibendo al teatro Ariston. Un look che ha sorpreso per originalità e che ha unito due poli che sembravano opposti: una casa di moda fondata nel 1953 e un rapper nato nel 1994. Pietro Fadda è un fashion designer che lavora per la maison Missoni: «Lo stylist di Lazza, Simone Furlan, è rimasto colpito dalle ultime collezioni di Missoni, gli sono piaciute, le ha trovate interessanti e moderne – afferma il comasco – E ci ha proposto questa collaborazione, progettare per tutte le serate del Festival il look di Lazza».

Le decisioni dal punto di vista stilistico vengono prese dal team di cui Fadda fa parte, coordinato dal direttore creativo Filippo Grazioli. Ma come funziona il processo creativo? Da cosa si parte per disegnare un outfit sanremese? Dalla canzone? «È un lavoro che si svolge in tandem con il team dell’artista e il suo stylist. Avevano un’idea abbastanza precisa, volevano tradurre nei look che lui avrebbe indossato, il concept del brano per creare un immaginario coerente». La canzone dal titolo “Cenere” racconta di un processo di rinascita, un po’ come l’araba fenice che rinasce dalle ceneri: «L’idea è stata quindi quella di scandire i diversi look nelle diverse serate, dai primi che avevano colori più grigi che ricordavano la cenere, con dei tocchi comunque di ricami e brillanti nei colori del rosso e dell’arancio che davano un senso in qualche modo di brace, fino al look della scorsa serata bordeaux e poi si vedrà nelle prossime uscite dove l’outfit si andrà ad accendere ulteriormente, riprendendo il concetto del fuoco». Un cappotto grigio con striature rosse ricamate, un completo scuro caratterizzato dall’iconico zig zag del brand e fiamme su un completo di velluto rosso.

La scelta di tagli e colori viene portata avanti insieme al team della celebrity: «Durante tutto il procedimento creativo ci siamo confrontati con loro. All’inizio inviando i disegni, poi le prove che realizzavamo di ricami, punti di maglieria, tessuti e prove di stampe. Poi ci sono state le prove a partire dai capi della nostra collezione, dai quali abbiamo preso i volumi e le forme per poi adattarli a Lazza, alla sua vestibilità».

Pietro Fadda ha 25 anni, come è arrivato in una delle maison più conosciute al mondo? Tanto impegno e tanto studio partendo da una base di talento innato: «Ho frequentato l’istituto Marangoni a Milano, ho vinto una borsa di studio che mi ha permesso di studiare in questa scuola, tra le più importanti in Italia. Il mio percorso scolastico è stato molto fortunato: all’ultimo anno di corso ho vinto il titolo di Designer dell’Anno e questo mi ha un po’ lanciato. Pochi mesi dopo sono entrato in Missoni».

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