Economia
Venerdì 30 Gennaio 2009
Gli italiani più avanti del governo
Ripresa economica già nel 2009
La fotografia dell'Eurispes è categorica: il paese, gli italiani sono più avanti dei politici che ci governano. Anche se a questo proposito non è il caso di alzare allarmismi. La ripresa economica inoltre potrebbe arrivare fin dalla fine del 2009,anche e servirebbe un nuovo modello sociale.
È così che li vede l'Eurispes nel suo Rapporto Italia 2009, presentato oggi, e che vede rosa anche rispetto alla crisi: la ripresa per la nostra economia comincerà già a fine 2009.
«Il sistema Italia non può più attendere oltre - ha spiegato il presidente dell'istituto, Gian Maria Fara, presentando il rapporto - e questa consapevolezza è diffusa nell'opinione pubblica a prescindere dall'orientamento politico degli italiani». Se il governo non vuole dilapidare il patrimonio di consenso conquistato, ha ammonito, «dovrà rapidamente produrre le risposte attese affrontando le grandi questioni sul tappeto», le più urgenti delle quali sono la riforma della giustizia, quella della pubblica amministrazione e la ridefinizione del modello di welfare in senso europeo.
Particolarmente critico, il presidente di Eurispes, nei confronti della classe politica («chi non sa usare la grammatica e per strada insulta il capo dello Stato») e di Bankitalia: «se prevede un calo del 2% del Pil, visto che le sue previsioni non sono mai azzeccate, ci sono buoi motivi per prevedere una ripresa».
LAVORO CHE NON C'È - L'occupazione secondo Eurispes si avvia verso una crescita zero con un tasso che risulta tra i più bassi d'Europa. Il lavoro è infatti il vero «incubo» degli italiani: sia per la sua mancanza che per la precarietà. La maggior parte (46,2%) ritiene che le ultime misure in fatto di flessibilità abbiano peggiorato le possibilità per i giovani.
DONNE PAGATE MENO - Quattromila euro è lo scarto annuale fra le retribuzioni medie delle donne e degli uomini. Una differenza del 16% che penalizza la forza lavoro femminile. Gli uomini si collocano in media su 28 mila euro l'anno, le donne su 24 mila.
PIÙ FIDUCIA IN ISTITUZIONI - Sembra invertirsi la tendenza degli ultimi anni al calo della fiducia: gli italiani sono più fiduciosi nel capo dello Stato, nel governo e nel Parlamento. In controtendenza invece la Chiesa, che in un anno segna un crollo verticale di più di 10 punti percentuali.
IL PIL CRIMINALE - È di circa 130 miliardi di euro il fatturato di mafia, camorra, 'ndrangheta e sacra corona unita nel 2008, con un utile che sfiora i 70 miliardi. La principale fonte di guadagni resta il traffico di droga (59 miliardi di euro), mentre armi e altri traffici portano nelle tasche dei mafiosi 5,8 miliardi dell'attivo, il racket 9 miliardi, l'usura 12,6 miliardi, le ecomafie 16 miliardi.
VOGLIA DI PUNIZIONE - L'omicidio e la violenza sessuale meritano condanne più dure secondo gli italiani. Per il 20,4% e il 18,5% vanno inasprite le pene per chi uccide e chi stupra. Al terzo posto, tra i reati verso i quali usare la mano più dura c'è la guida in stato di ebbrezza (14,8%) e quelli di natura finanziaria (13,7%). È bassa, invece, la percentuale di quanti chiedono pene più pesanti per immigrazione clandestina (5%) e truffe (4,5%), così come per consumo di droga (3,7%), rapina (2,6%), furto (2,5%) e prostituzione (2%).
CONTRO LODO ALFANO E MAESTRO UNICO - L'86,3% degli italiani è contrario all'immunità per le alte cariche dello Stato, prevista dal cosiddetto Lodo Alfano. Almeno sei italiani su 10 (64%), poi, bocciano il ritorno del cosiddetto maestro unico nella scuola elementare e il 62,2% ha accolto sfavorevolmente anche l'introduzione delle classi-ponte pensate per colmare le lacune linguistiche dei bambini stranieri.
NO ANCHE AL NUCLEARE - Con uno scarto di 7,4 punti percentuali rispetto ai favorevoli, gli italiani bocciano il ricorso al nucleare come fonte di energia. In particolare, contrario all'atomo si dice il 45,7% dei cittadini, pur con differenti motivazioni, contro il 38,3% dei favorevoli.
PIÙ APERTI SUI GAY - L'omosessualità? Per la maggioranza degli italiani è una forma di amore come l'eterosessualità. Ma se a rivelare di essere gay è un figlio, le cose diventano più complicate. Sì prevalente anche al riconoscimento giuridico delle unioni tra gay, più chiusura invece sull'adozione.
FACEBOOK, QUANTO TI AMO - Tre italiani su dieci, giovani o giovanissimi (tra 25-34 e 18-24 anni), residenti nell'Italia centrale, che usano il social network per ritrovare vecchi amici e passare il tempo: è l'identikit del popolo di Facebook.
Secondo l'Eurispes gli italiani privilegiano ancora la tv per tenersi informati, ma ne giudicano l'offerta superficiale e diseducativa.
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