Gruppo Ratti
Fatturato in recupero:
nel 2021 +10%

Migliorano i risultati con un forte aumento delle vendite all’estero: Europa +29% e Usa +56%. L’amministratore delegato Sergio Tamborini: «Segnali positivi anche quest’anno, ma prevale l’incertezza»

È un bilancio nel segno del recupero quello approvato ieri dal consiglio di amministrazione del gruppo Ratti.I risultati 2021 vedono una ripresa del fatturato e risultati di periodo più che in linea con la dinamica del settore di attività, la tessitura Made in Italy.

I risultati

I risultati raggiunti lo scorso anno sono in sensibile miglioramento rispetto al 2020 e questo nonostante la complessa situazione economica globale che ha determinato il forte aumento dell’energia (i cui costi sono poi esplosi con la guerra), la carenza e il relativo rincaro delle materie prime, le difficoltà nella logistica.

In questo contesto, il consiglio di amministrazione ha proposto la distribuzione di un dividendo di 0,10 euro per azione, per complessivi 2,7 milioni di euro, e la destinazione della quota residua dell’utile al rafforzamento patrimoniale e finanziario.

«I numeri sono sicuramente in miglioramento nel 2021 rispetto all’esercizio 2020 (+10%) - dice Sergio Tamborini, ad del gruppo tessile - considerando il forte calo del fatturato dell’intero comparto tessile accessorio, si tratta di un recupero importante seppur ancora parziale. I primi mesi del 2022, mostrano segnali positivi ma, ad oggi, le tensioni della situazione geopolitica e dei rincari energetici e delle materie prime non ci permettono di fare previsioni nel lungo periodo».

Nel 2021 Ratti ha realizzato ricavi pari a 78,5 milioni di euro, in aumento di 7,2 milioni rispetto all’esercizio precedente.

In particolare l’incremento è stato trainato dalla performance dell’area di business Poli Studio (+3,9 milioni, pari al 51,3%), Carnet (+1,9 milioni, pari al 26,7%), Rainbow (+1,5 milioni, pari 15,5%), Arredo (+1,1 milioni, pari al 33,2%). Il Polo Luxe ha avuto invece un lieve calo delle vendite di 0,4 milioni (-0,9%).

L’andamento delle vendite per area geografica evidenzia la crescita dei ricavi nei paesi europei (+7,7 milioni, +29,1%) principalmente trainata dai mercati francese e inglese e nell’area Usa(+1,7 milioni, 56,0%). In flessione le vendite relative ai mercati Italia (-1,6 milioni, -5,1%) e Giappone (-0,8 milioni, -37,2%).

I numeri

Nell’anno 2021 il margine lordo (Ebitda) è risultato pari a 8,3 milioni, in aumento di 2,9 milionirispetto all’anno precedente. In termini di incidenza sulle vendite, l’Ebitda è risultato pari al 10,6%, registrando un incremento del 3% rispetto al 2020.

Il Risultato Operativo (EBIT) è positivo per 4 milioni (positivo per 0,9 milioni nel 2020).

Il risultato dell’esercizio ammonta a 2,9 milioni, con un incremento di 2,5 milioni rispetto al 2020.

Nel 2021 il gruppo ha realizzato investimenti in attività fisse per complessivi 6,2 milioni (7,9 milioni nel 2020). In particolare, gli investimenti si riferiscono per 1,2 milioni al rinnovo del reparto tessitura, per 1,2 milioni all’acquisto di macchinari per la stampa digitale e al potenziamento dei relativi reparti di supporto e per 0,7 milioni alla riorganizzazione degli uffici interni e per 0,8 milioni all’acquisizione di software, incluso il progetto di implementazione del nuovo ERP SAP, attualmente in corso di sviluppo.

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