Holcim, le posizioni
restano distanti sui tagli
Rischiano il posto 73 lavoratori. I sindacati: «La società vuole lasciare il Paese». La replica: «Non è vero»
Restano distanti le posizioni sui 73 tagli alla Holcim. E non è in vista nessun ammortizzatore sociale.
I sindacati hanno espresso i loro timori: «Hanno intenzione di lasciare il Paese. Sullo stabilimento di Ternate (unico forno in Italia) l’azienda ha affermato che svolgerà degli investimenti di manutenzione ordinaria che devono essere confermati dalla casa madre di Zurigo. Per quanto concerne lo stabilimenti di Merone, non sono previsti interventi a modifica dell’attuale processo produttivo (siamo in presenza di uno stabilimento grande che produce poco e a costi di manutenzione elevati) e si effettueranno investimenti in futuro solo se l’azienda riceverà proposte per vendere parte dell’area».
E ancora: «Abbiamo annunciato che avviamo il percorso istituzionale con il coinvolgimento delle istituzioni (Mise, Regione Lombardia, Prefettura di Como, Sindaci di Merone e Ternate) perché la questione non è solo di carattere sindacale ma è anche di carattere sociale, istituzionale e politico. Rinunciare al futuro e non attivare gli ammortizzatori sociali è una scelta che legittimamente non abbiamo condiviso in passato e non la condivideremo in futuro».
L’azienda dal canto suo replica dicendo che non ha intenzione di andarsene e che ha svolto gli investimenti.
Ora la parola va alle assemblee dei lavoratori.
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