Economia / Como città
Martedì 09 Luglio 2013
I fioristi in rivolta a Como
«Tares ultima mazzata»
Già un terzo dei negozi in provincia ha chiuso: ora ci sono aumenti del 600% sulla tassa
Il calo medio di fatturato rispetto a un paio d’anni fa, è dell’ordine del «30, anche 40%». Più che naturale, dunque, che un aumento potenziale della Tares calcolata in Lombardia del 650% sarà per la categoria dei fioristi un colpo durissimo.
«Purtroppo - dice Simone Sirtori, di Erba – nessuno pare abbia ragionato sul fatto che gli scarti vegetali producono compost e, di conseguenza, il loro smaltimento non costituisce un costo, ma una fonte di potenziale introito per le pubbliche amministrazioni».
Non solo: «Così come impostata, la Tares metterà molti di noi in ginocchio. Qualcuno deve impegnarsi per rivederne l’impostazione».
I dati comunicati ieri nell’assemblea di settore promossa da Confcommercio sono impietosi. «Anche nella nostra provincia -. afferma con un pizzico di nostalgia la presidente provinciale del Gruppo fioristi, Maria Teresa Tagliabue - le chiusure dei negozi, anche di quelli storici, sono all’ordine del giorno».
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