Il formaggio lariano
sul tetto del mondo
Bulgheroni fa il bis

Casale Roccolo di Binago premiato per il caprino fresco ai World Cheese Awards che si sono svolti a Oviedo

Fabio Bulgheroni, titolare del caseificio di Binago Casale Roccolo ci riprova e vince di nuovo. I formaggi di capra bio delle 150 camosciate delle Alpi sono, ancora, sul tetto del mondo o quasi. La sfida World Cheese Awards si è conclusa ieri a Oviedo e ha ingaggiato in una gara suddivisa per sezioni 2.472 formaggi provenienti da 41 paesi: dal Giappone al Messico, passando per Italia e Francia, e non è poco. Infatti i Parmigiani hanno fatto man bassa di ori, ma il vincitore assoluto, giocando in casa, è stato uno spagnolo.

Da vero outsider il caprino fresco di Casale Roccolo si è aggiudicato l’argento per la sua categoria, i formaggi di capra freschi. Mentre il “Dama”, con miele Gallo e Domasino bianco di Sorsasso, ha raggiunto il bronzo.

Niente di nuovo, perché la stessa azienda, del tutto a sorpresa, nel 2019 con il “Gubet” era arrivata all’Oro. «Ripetersi è ancora più importante» commenta Fabio Bulgheroni, impegnato nell’azienda con altre sei persone per una produzione tutta biologica «anche se non è un elemento che la giuria tiene in considerazione, ma per noi è importante, come lo è la connessione con altri prodotti delle nostre terre, a chilometro zero».

A Oviedo, il caseificio Casale Roccolo ha partecipato con due freschi e due stagionati, in due delle tante categorie “di capra”. Vincere non è affatto facile, i giudici sono 250 tra buyer, giornalisti e affinatori. «Distinguersi in questo contesto dà due anni di lavoro - spiega Bulgheroni - perché si viene riconosciuti e si incontra da parte dei rivenditori e dei ristoratori una maggiore disponibilità a provare il prodotto».

C’è un mondo di giovani produttori che sul territorio sta lavorando con una logica glocal. «Fanno rete, sono competenti, appassionati e cresceranno - Antonio Moglia, presidente Slow Food Como riconosce questo stile - I premi sono motivo di orgoglio per tutti noi, ma è il segnale di un intero comparto che ha assimilato dalla nostra associazione di principi di “buono, pulito e giusto” che, disseminati nel tempo, stanno dando buoni frutti».

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