Economia / Como città
Mercoledì 12 Giugno 2013
Il lavoro stagionale
risolleva Como
Picco di assunzioni
Dai dati di Unioncamere un bilancio positivo. In un anno incremento di 430 nuovi contratti. Crescono le opportunità in turismo e servizi
I contratti stagionali salvano ancora l’occupazione in provincia di Como.
Secondo Unioncamere nel secondo trimestre di quest’anno sono previste 1820 entrate a fronte di 1780 uscite di lavoratori, con un saldo positivo pari a 50 unità e un incremento di 430 assunzioni rispetto ai primi tre mesi dell’anno in corso.
Merito, senza dubbio, del proliferare di contratti stagionali legati all’approssimarsi dei mesi estivi. Infatti, nel primo trimestre 2013, a fronte di 1390 entrate, si erano registrate in provincia di Como 2130 uscite, con un saldo negativo pari a -740 posti di lavoro. Inoltre, rispetto al secondo trimestre 2012, il periodo tra aprile e giugno 2013 porta comunque con sé 190 posti di lavoro in meno sul Lario. Sono 2780 le assunzioni perse a livello lombardo e ben 55mila su scala nazionale. Se, poi, ci si sofferma a considerare i dati relativi alle uscite, balza agli occhi un dato.
Dei 1780 lavoratori che, tra aprile e giugno di quest’anno, lasceranno il loro impiego, solo il 5% avrà raggiunto età e requisiti per la pensione.
Il restante 51,2% dovrà abbandonare il lavoro perché alle prese con la scadenza del contratto. E per chi vorrà accaparrarsi uno dei 1820 posti di lavoro previsti, sarà necessario fare i conti con il fatto che, in 1010 casi, pari al 55,2% del totale delle entrate, si tratterà di un posto stagionale. Ma non è tutto.
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