Economia / Como città
Mercoledì 09 Ottobre 2019
Il Plasti-kini
Un costume eco
made in Como
La novità presentata a Milanoda Raffaela D’Angelo. Linea in microfibrae plastica riciclata
I mari sono il punto di partenza, salvarli dalle tonnellate di plastica è l’obiettivo: tra i tanti stilisti sfilati a Milano anche la comasca Raffaela D’Angelo ha usato la sua moda per diffondere questo messaggio ecologista. La novità della nuova collezione primavera-estate 2020 presentata sul palcoscenico milanese è il Plasti-kini, ossia un bikini realizzato in microfibra ecocompatibile e plastica riciclata. «Ogni stagione la mia passerella fa da cassa di risonanza a un problema di natura etica, sociale, ambientale. La tutela della natura è in cima alle priorità, per questo ho deciso di aprire il défilé con un bikini molto sexy e fashion, ma realizzato con materiale da riciclo e amico del mare» dichiara la designer.
Già nel 2016, ancora prima che il green diventasse il tema portante delle varie fashion week , la D’Angelo aveva creato il Bio-kini, indossato dall’amica testimonial Federica Pellegrini.
In questo caso, la fibra era ricavata da una sostanza presente in grande quantità nel carapace dei crostacei, in particolare dei granchi. Un materiale sicuro, particolarmente indicato per pelli sensibili e deboli e con un’elevata capacità di assorbimento dell’umidità. «Sono molto attenta alla continua evoluzione tecnologica portata avanti con notevoli investimenti nella nostra filiera - sottolinea Raffaela - Tutti i tessuti delle mie collezioni sono made in Como, così come la confezione e i ricami sono all made in Italy».
Il Plasti-kini, must have della prossima “eco -estate” ha fatto da apripista a una serie di modelli nei quali la D’Angelo ha mischiato l’artigianalità dei migliori opifici e laboratori locali con suggestioni etniche. Ampia la scelta, per ogni tipologia dell’universo femminile: dai costumi romantici a quelli più osé, agli abiti lunghi, ai voluminosi caftani di seta. Motivi geometrici che ricordano le decorazioni balinesi, o simili ai timbri utilizzati per marcare le pezze, sono arricchiti da piccole perle in metallo. L’esplosione di corolle tropicali è declinata dai rosa. «In un momento difficile come l’attuale- spiega la designer- bisogna puntare su un’offerta sempre più ampia. In quest’ottica, sto pensando di proporre in futuro delle “capsule” di accessori: sandali, borse, bijoux, bandana e foulard». Sul fronte commerciale, D’Angelo mira a sviluppare il suo business in Cina. «Dopo l’Italia- conclude- i nostri mercati più importanti sono l’Europa e gli Stati Uniti. Abbiamo sempre tenuto la barra sull’altissima qualità e sul valore del savoir fare italiano e questa scelta ci ha premiati. Nel 2018 il fatturato è cresciuto del 15% e anche nel 2019 pensiamo di mettere a segno una crescita a due cifre».
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