Il tessile comasco
«Altalena meno violenta»

La congiuntura industriale analizzata nei vari settori oggi sul giornale: segnali dall’edilizia, l’arredo re dell’export a duro prezzo

L’anno che si sta concludendo, sembra più roseo del passato nell’industria comasca. Ma le sfumature si differenziano per i vari settori.

I dati comunicati in queste ore dall’associazione di via Raimondi, confermavano una tenuta degli ordini interni e un trend positivo per l’export (aumenta per il 30,9%). Con il più anche produzione e fatturato. Per molti, ma non per tutti. Ad esempio, soffrono di più le piccole imprese.

Tiberio Tettamanti, vicepresidente vicario di Unindustria, analizza: «In effetti, vediamo una tendenza positiva. Anche nel mio settore, legato all’edilizia. Va detto avviene come per le auto: il boom arriva dopo anni di stasi. Bisogna capire se sia definitivo o momentaneo». La speranza è nelle riforme, finalmente: «Anche perché - sottolinea l’imprenditore dell’arredo Alessandro Besana - noi stiamo esportando di più, ma non c’è un mercato tranquillo e manca una vera politica industriale».

Per il tessile settembre positivo, l’inizio di ottobre un po’ meno, rileva Graziano Brenna: «L’altalena però è meno violenta».

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