Imballaggi alimentari. Creata dalla Smurfit Kappa di Orsenigo la vaschetta alternativa alla plastica
Il progetto La vaschetta Atmos di Smurfit Kappa associa sicurezza ad alta riciclabilità dei materiali Due parti in cartoncino con un film in polietilene
Ridurre drasticamente l’impiego di plastica e assicurare la massima protezione e sicurezza degli alimenti è possibile e la soluzione green, proposta da Smurfit Kappa Italia, è targata Como. Si tratta di nuova vaschetta sostenibile Atmos, specifica per carni fresche, salumi e formaggi, che, realizzata nel plant comasco di Orsenigo, riduce dell’80-90% l’uso di materiali plastici e con un grado di riciclabilità “B” secondo la norma UNI Aticelca, protegge e conserva il contenuto durante il trasporto ed offre ai consumatori un’eccellente visibilità del prodotto.
L’indagine
Risposta a un mercato sempre più sensibile ai temi legati alla sostenibilità, l’importanza del packaging come fattore di supporto alla transizione ecologica è confermata dall’indagine condotta da Smurfit Kappa insieme al Financial Times sul tema trasparenza e sostenibilità che ha coinvolto 440 senior ed executive business leaders americani ed europei di 11 settori economici. Quasi la metà degli intervistati - il 48% - indica proprio l’innovazione del packaging come uno degli interventi prioritari per raggiungere il target di emissioni “net zero”.
Presente sul territorio nazionale con 26 siti e 2.200 dipendenti impegnati nella realizzazione di packaging a base carta tramite una filiera integrata, la multinazionale, da gennaio 2023 certificata azienda Top Employer per il quarto anno consecutivo, ha presentato nelle scorse settimane
Atmos S&G, un imballo frutto dello studio del team di designer specializzato in eco-packaging che opera nel loro Experience Centre.
«La nuova soluzione rappresenta un’ulteriore tappa nel nostro percorso verso una sempre maggiore riciclabilità degli imballi – ha commentato il Ceo Gianluca Castellini - è parte dell’iniziativa Better Planet Packaging che ha l‘obiettivo di accompagnare i nostri clienti e i consumatori in una transizione ecologica a partire proprio dagli imballi delle merci, che costituiscono uno strumento di vendita di valore che assicura un significativo vantaggio competitivo oltre a un concreto impegno per favorire comportamenti amici dell’ambiente».
Il prodotto
Novità nella gamma Safe&Green, il brand di Smurfit Kappa che raggruppa una serie di vaschette a base carta per prodotti freschi, la vaschetta Atmos si compone di due parti: il vassoio, che rappresenta la base, e la flangia che si accoppia al vassoio sovrapponendosi ai suoi lati e aumentandone di conseguenza la resistenza. Entrambe le parti sono in cartoncino, rivestite e saldate insieme da un sottilissimo film in polietilene. Lo stesso materiale – termosaldato - richiude e sigilla la vaschetta una volta inserito il prodotto da confezionare: in questo modo viene garantita l’atmosfera protettiva che assicura all’alimento una maggiore durata.
Accanto alla vaschetta “standard”, a breve saranno realizzate due versioni in attesa di brevetto: “doppia flangia” e “slide to divide”, quest’ultima costituita da uno speciale fondo con divisore, ideale per doppie porzioni, come nel caso degli hamburger. A realizzare Atmos S&G® sarà sempre lo stabilimento di Orsenigo tramite una nuova linea automatica dedicata esclusivamente a queste vaschette.
Come l’intera gamma, le vaschette Safe&Green sono realizzate in cartone ondulato o cartoncino, riciclabili al 100% e prodotte da fonti rinnovabili.
I vassoi sostenibili possono essere stampati ad alta qualità e personalizzati con colori ed immagini del produttore per attirare l’attenzione del cliente sul punto vendita, aumentando brand identity e vendite.
A destare particolare preoccupazione in Smurfit Kappa è la decisione assunta il 22 novembre 2022 dalla Commissione europea che ha adottato la proposta di PPWR, Packaging and Packaging Waste Regulation sul riciclo e riuso degli imballaggi a discapito del riciclo, ambito in cui l’Italia si è mostrata molto virtuosa.
Nel 2021 l’Italia ha avviato a riciclo il 73,3% degli imballi di diverso materiale, oltre 10 milioni di tonnellate. In questo modo hanno avuto una seconda vita 450 mila tonnellate di carta e cartone. Ciò significa poter contare su nuova materia senza dover ricorrere alla fibra vergine. Il riciclo è cresciuto grazie al ruolo svolto dagli imballaggi, raggiungendo in Italia la quota dell’85%, target che proprio l’Europa ha posto per il 2030.
L’idea di incentivare il riuso a scapito del riciclo rischia di mettere in crisi un sistema divenuto ormai un’eccellenza e non tiene conto dei grandi investimenti fatti negli ultimi anni. Se la carta è meno idonea a essere riutilizzata rispetto ad altri materiali, è tuttavia un materiale rinnovabile: un aspetto di cui la proposta non tiene conto. Inoltre, il riuso porterà a rendere gli imballaggi in carta più pesanti per permetterne una maggiore durata con conseguente maggiore impiego di materiale e nel calcolo dell’impatto ambientale si dovrà considerare il trasporto dei vuoti.
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