Imprenditori dell’anno
Festa per Poliform

Ai tre soci fondatori il prestigioso riconoscimento per la categoria “globalizzazione”. «Il segreto del successo? Portare avanti l’innovazione di prodotto e la fiducia nei confronti dei giovani»

Un’impresa che ha portato il made in Italy (e Brianza) nel pianeta. Per questo motivo i tre soci fondatori di Poliform – Alberto Spinelli, Aldo Spinelli e Giovanni Anzani – hanno ricevuto un riconoscimento prestigioso. Si tratta del premio Ernst&Young “L’Imprenditore dell’anno” per la categoria Globalization.

La cerimonia – giunta alla ventiduesima edizione – si è svolta nella cornice suggestiva di Palazzo Mezzanotte, coronando un anno già speciale per l’azienda di Inverigo. «Il premio “L’Imprenditore dell’Anno” aggiunge alla sua storia nominativi eccellenti che, come la nostra azienda- sottolineano alla Poliform - portano in sé i valori positivi legati alla società, alla cultura e alla storia dell’Italia. La motivazione della giuria è “per la lungimiranza, il dinamismo e la determinazione con cui hanno saputo sviluppare il proprio brand, leader internazionale nel mercato dell’arredamento, portabandiera del design italiano nel mondo”».

La storia

Ragioni che si trovano nella storia e nella crescita di Poliform. Che è nata nel 1942 come azienda artigiana, poi fondata nel 1970 dai cugini e con dedizione e passione trasformata in industria. Due i marchi (Poliform e Poliform Contract), sette le sedi dell’azienda, 700 i dipendenti (600 in Italia, il resto nel mondo), 85 i Paesi in cui è si è presenti, 750 rivenditori (500 all’estero, 250 in Italia), 80 monobrand.

Nato nel 1986 in America, il Premio Ernst & Young viene oggi assegnato in oltre 40 nazioni, con l’obiettivo di riconoscere il merito di imprenditori che si sono distinti nella guida della propria società e nello sviluppo economico e sociale delle nazioni di appartenenza creando valore con spirito innovativo e visione strategica appunto.

Il video

Emozionante il video in cui i fondatori ricostruiscono il loro cammino: «I nostri genitori decisero di fare questo gesto folle, cedere l’azienda ai loro figli, a dei giovani. E c’era chi diceva: ma che fate, che fine farete». La fine, come si è mostrato, era solo un nuovo inizio. Molti di coloro che scuotevano la testa, oggi non ci sono più. Qual è stato il segreto? «Portare avanti l’innovazione di prodotto – è la risposta data nell’intervista di Ernst & Young – chi è sparito non ha creduto nei propri figli. Nel ricambio generazionale e nell’innovazione. Quando è arrivata la crisi del 2008, eravamo senza ordini».

Eppure Poliform ha reagito, ribaltando anche le proporzioni dei mercati: dall’Italia protagonista, ai Paesi esteri che oggi acquistano gran parte dei mobili prodotti qui

Questo, si accennava, è un anno speciale, perché Poliform aveva già preso un premio importante. Lo scorso giugno, al Castello Sforzesco di Milano erano stati assegnati i Compassi d’oro e le menzioni d’onore, da parte dell’Associazione del disegno industriale. La consegna del riconoscimento storico dedicato al design, nato da un’idea di Gio Ponti, è un momento attesissimo. Il premio alla carriera è andato proprio ai fondatori di Poliform Alberto Spinelli, Aldo Spinelli e Giovanni Anzani.

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