In crescita il lavoro (quasi sempre a termine). Previste in provincia di Como
3.790 assunzioni

Il report Le previsioni del trimestre febbraio-aprile indicano un aumento del 20% rispetto al 2022. Spingono alberghi e ristoranti: 3.090 contratti

Tiene il mercato del lavoro in provincia di Como con il turismo che spinge i nuovi contratti. Il dato è evidenziato dal periodico Bollettino del Sistema informativo Excelsior di Unioncamere e Anpal che monitora le previsioni di assunzione.

I numeri

Sono eloquenti i numeri relativi al mese di febbraio (3.790 ingressi a fronte dei 3.040 dello scorso anno) e soprattutto al trimestre febbraio-aprile (12.390 ingressi a fronte degli 11.020 del 2022). In linea con un trend consolidato le richieste delle imprese comasche si concentrano su profili con un titolo di studio medio-basso.

Sono 480 i laureati richiesti (il 53% delle aziende indica difficoltà di reperimento), ma non è in questo ambito che si focalizzano le opportunità maggiori di lavoro. A fare soprattutto gola alle imprese sono i diplomati tecnici (1.180 posti disponibili) e soprattutto i diplomati Its per i quali le assunzioni previste sono soltanto 20 a fronte però di un numero irrisorio di candidati e di una quota altissima di aziende (91%) che lamenta grandi difficoltà nel loro reperimento. Un quadro che in estrema sintesi conferma quanto sia diffuso il bisogno di tecnici con un profilo intermedio per sostenere il tessuto delle Pmi in particolare nel settore manifatturiero.

Un altro elemento chiave nella lettura del Bollettino Excelsior è la spinta del turismo. In questo segmento, si parla quasi sempre di contratti stagionali, le assunzioni previste nel trimestre febbraio-aprile sono 3.090 solo nel segmento alberghiero e della ristorazione. Un dato in linea con quello registrato lo scorso anno e che evidenzia quanto sia diffusa la fiducia tra gli operatori per una stagione che punta a superare i risultati record dello scorso anno.

I trend locali sono coerenti con le dinamiche registrate a livello nazionale che parlano di oltre 417mila i contratti programmati dalle imprese nel mese di marzo e sono circa 1,3 milioni quelli previsti per il trimestre marzo-maggio. Il Bollettino registra un incremento della domanda di lavoro pari a quasi 59mila unità rispetto a marzo 2022 (+16,3%) e 143mila unità sul corrispondente trimestre 2022 (+12,6%).

«In aumento la domanda di giovani che passa da 101mila entrate programmate di marzo 2022 alle 132mila entrate previste per il mese in corso. Aumenta anche la richiesta di lavoratori immigrati, attestandosi a quasi 79mila entrate mentre erano poco più di 60mila a marzo 2022», si legge in una nota.

Il reperimento

Si attesta complessivamente al 47,4% la quota di assunzioni di difficile reperimento (+6,3 p.p. rispetto ad un anno fa), soprattutto a causa della mancanza di candidati per ricoprire le posizioni lavorative aperte. A incontrare le maggiori difficoltà di reperimento sono i settori legno-arredo (59,2%), costruzioni (58,5%), metallurgia (58,3%), tessile-abbigliamento-moda (58%).

Il bollettino segnala un elevato mismatch dalle imprese in particolare nel Nord est per cui sono difficili da reperire circa il 54% dei profili ricercati con punte del 59,1% per il Trentino-Alto Adige.

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