Economia / Como città
Mercoledì 05 Giugno 2013
La denuncia: «La Svizzera
ci ruba le forze migliori»
Alla Commissione regionale speciale ieri è risuonata la voce di Como con Varese e Sondrio: «Ormai qui scarseggiano infermieri e operai specializzati: vanno in Ticino per gli stipendi più alti»
Una task force del Pirellone per seguire con attenzione i problemi dei territori vicini alla Svizzera. Che si trovano a fare i conti con la delocalizzazione di aziende italiane attirate oltreconfine dalla minore pressione fiscale e con problematiche come quelle legate ai ristorni delle imposte pagate dai frontalieri.
È uno degli obiettivi della commissione speciale Rapporti tra la Lombardia, la Confederazione elvetica e le Province autonome del Consiglio regionale, che ieri ha ascoltato in audizione il sub-commissario della Provincia di Como Giuliana Longhi insieme ai funzionari Rodolfo Di Giglio e Alfredo Motta e al presidente della Provincia di Varese Dario Galli.
Longhi ha lanciato l’allarme per i problemi che colpiscono l’economia del Comasco, a partire dall’emorragia di lavoratori qualificati.
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