La Sisme si difende
«Licenziamenti inevitabili»
In 223 rischiano il posto

Il vice direttore dell’azienda di Olgiate Comasco: «Decisione sofferta. In ogni caso la Sisme non è in vendita: qui abbiamo un futuro»

«È stata una decisione sofferta, perché ci rendiamo conto dell’impatto sociale che provoca, ma inevitabile. La solidarietà non era sostenibile».

Il vice direttore generale di Sisme, Serena Costantini, alla vigilia della consegna delle 223 lettere di licenziamento ai dipendenti difende la decisione dell’azienda.

E spiega: «Abbiamo creduto nella solidarietà, ma abbiamo sempre chiarito che si sarebbero dovute realizzare alcune condizioni affinché fosse sostenibile». Condizioni che, secondo l’azienda, non si sono verificate.

Serena Costantini sottolinea: «Non abbiamo disatteso l’accordo del 29 novembre. Era un’ipotesi di percorso subordinata alla verifica positiva del 17 dicembre che, per noi, è stata negativa. Ciononostante siamo rimasti al tavolo delle trattative per vedere se si potesse arrivare a un accordo».

Il vice direttore generale della Sisme smentisce ipotesi di vendita o dismissioni da Olgiate Comasco: «L’azienda non è in vendita. Sisme ha un futuro produttivo a Olgiate. È una riorganizzazione che abbiamo dovuto fare. Ci piacerebbe sviluppare i nuovi progetti e prodotti in Italia».

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