Economia / Como città
Mercoledì 23 Agosto 2017
Lavoro, nei primi sei mesi
ci sono 4.780 posti in più
Si consolida a Como il saldo positivo nel focus del “Quadrante” pubblicato dalla Regione. Aumentano i contratti flessibili e a tempo determinato
Più assunti che lasciati a casa: è il verdetto provvisorio di questa prima parte del 2017. Nei primi due trimestri dell’anno, in effetti, gli avviamenti sono risultati 31.906 contro le 27.126 cessazioni. Un salto positivo di 4.780 unità. Che sono persone, famiglie, speranze capaci di accendersi sull’economia comasca. Anche se cambia - e diventa sempre più vario – il tipo di contratto. Il posto a tempo indeterminato resta comunque indietro, con 3.400 casi nel secondo trimestre, rispetto ad altre formule. Una tendenza che si è rafforzata negli ultimi anni.
Il fenomeno è fotografato dal “Quadrante lavoro” della Regione Lombardia. C’è più lavoro, anche in provincia di Como, ma è meno tracciato come “per sempre”, se così si può dire viste le recenti modifiche nel campo del lavoro. Segno comunque dei tempi che mutano, appunto, e anche dei settori che prendono piede. Da una parte per il sindacato ciò significa la crescita dei servizi e in particolare del turismo. Comparti che più facilmente fanno ricorso a tipologie di contratto più flessibili. E che non a caso hanno manifestato una più accentuata apprensione di fronte all’abolizione dei voucher, poi sostituiti dai nuovi contratti di prestazione occasionale, con tetti più bassi (tipo l’azienda sotto i cinque dipendenti).
Qui c’è più bisogno di forza lavoro, ma per far fronte a picchi, a volte prevedibili, altre di meno. D’altro canto, anche nel manifatturiero si vive una situazione di mercato frammentaria e quindi in ogni caso si risulta più inclini ad assumere con formule meno “fisse” rispetto al passato. Almeno quando c’è un nuovo ingresso, dunque un profilo da mettere alla prova e da confermare in seconda battuta. Fatto sta che nel secondo trimestre 2017 il tempo determinato ha superato quota 10mila e il tempo indeterminato si è fermato a 3.497 unità: un divario che si fa notare. Staccata anche la somministrazione con 1.756 avviamenti di questo tipo. Ancora, 747 i casi di apprendistato, 193 quelli di lavoro a progetto.
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