Economia
Martedì 03 Febbraio 2009
Lombardia, frena l'industria
Cala la produzione, artigiani in crisi
Trimestre nero per l'industria lombarda. In base all'ultimo rapporto della Regione Lombardia,la produzione industriale ha registrato un altro calo. In forte difficoltà anche il comparto dell'artigianato, le piccole imprese hanno segnato un calo del 7,2%.
È quanto emerge dall'analisi congiunturale trimestrale su industria e artigianato lombardo condotta dalla Regione in collaborazione con le associazioni di settore. Il rapporto «conferma il complessivo peggioramento del quadro congiunturale» e parla di situazione «critica» anche per l'artigianato.
«La situazione è complessa e difficile - ha ammesso il presidente della Lombardia, Roberto Formigoni, intervenuto al convegno di presentazione del rapporto - anche se la Lombardia sta reagendo meglio di tutte le altre regioni».
L'indice della produzione industriale è calato a 100,4 punti contro il 106,8 di fine 2007, riportandosi al livello del 2000.
Per l'artigianato viene toccato un nuovo minimo a 86,8 punti.
A livello settoriale resta positivo solo l'alimentare (+0,8%) mentre le situazioni più delicate riguardano abbigliamento (-8,6%) e tessile (-8,4%). I settori dell'artigianato sono tutti in rosso con cali compresi tra il -9,5% dell'abbigliamento e il -3,9% dell'alimentare.
Flette anche l'occupazione: nel trimestre il saldo tra ingressi e uscite è del -1,2% nell'industria e del -1,5% nell'artigianato. Il ricorso alla cassa integrazione sale e coinvolge il 15% delle imprese con un'incidenza del 2,5% sul monte ore complessivo.
Per fronteggiare la crisi Formigoni ha chiamato a raccolta tutti gli attori dell'economia: «non mi stancherò mai di chiedere alle banche di non diminuire il credito alle imprese, anzi di aumentarlo, di chiedere a tutti gli imprenditori di confermare i propri investimenti». «Tutti insieme possiamo uscire dalla crisi - ha aggiunto -, ma ci vuole fiducia».
Il governatore, dal canto suo, ha ricordato che «il bilancio 2009 della Regione prevede 150 milioni di investimenti in più rispetto al 2008» e che tra il 2009 e il 2010 verranno spesi «11 miliardi in infrastrutture» stradali e ospedaliere.
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