Majocchi si allea con la Cina
Per vestire nuovi eserciti
Capitali uniti dopo il concordato: si va verso l’acquisizione da parte del colosso Jihua Corporation
L’acquisto sarà presumibilmente formalizzato «entro l’inizio del prossimo anno». Capitali cinesi e imprenditoria lombarda assieme.
Un binomio che per la Tessitura Majocchi di Albavilla significherà «un’opportunità di internazionalizzazione irripetibile» necessaria per rialzare la testa dopo anni di difficoltà. I tempi del matrimonio sono maturi, tant’è che il 2014 dovrebbe essere l’anno della svolta dopo mesi e mesi di trattative e viaggi da e verso la Cina.
Accostarsi a un colosso da 32 miliardi di dollari di fatturato, sarà facile per un’azienda di 15 dipendenti.
La ditta, oltre all’esercito italiano (ma i tagli della Difesa impongono nuovi mercati) ha già vestito esercito britannico e polizia spagnola.
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