Meno alimenti, tagli a ferie e svago
Spesa low cost per le famiglie

Per la prima volta dal 2002 calano in termini reali i consumi delle famiglie italane. Alle prese con la crisi, i nuclei si autoriducono la spesa: per gli alimentari si sceglie la minore qualità, vengono tagliati gli svaghi e ridotte le ferie

Le famiglie giovani, sotto i 35 anni, tirano la cinghia e spendono meno per gli alimentari, ma spendono di più per arredamenti, elettrodomestici e servizi per la casa.
Il dato emerge da un'indagine Istat sui consumi degli italiani nel 2007. La spesa media mensile totale registrata lo scorso anno dall'Istituto di statistica varia da un minimo di 1.641 euro per famiglie con un solo componente, a un massimo di 3.205 euro per quelle composte da cinque o più persone. Per i single, in particolare, è l'abitazione ad incidere maggiormente sulla spesa media totale: 34,8% rispetto al 20% delle famiglie con 5 o più componenti. Queste ultime, rispetto ai single, spendono di più per gli alimentari: 21,2% contro il 18,3%.
In generale, la spesa media di una famiglia composta da una sola persona è circa due terzi di quella delle famiglie composte da due componenti. La spesa scende con l'avanzare dell'età: le famiglie di anziani hanno livelli di spesa decisamente più bassi di quelli delle famiglie con a capo un giovane o un adulto. I single e le coppie con capo famiglia ultrasessantaquattrenne spendono rispettivamente i due terzi e i tre quarti delle famiglie della stessa tipologia con a capo un giovane.
Le famiglie più giovani, coppie con capo famiglia di età inferiore ai 35 anni, spendono mensilmente 2.762 euro, ma è bassa la quota di spesa destinata agli alimentari e bevande (sotto il 16,0%), mentre è alta la percentuale destinata alle spese per arredamenti, elettrodomestici e servizi per la casa. Un elemento che, spiega l'Istat, vale soprattutto per i giovani che hanno appena acquistato una nuova casa e devono arredarla. E' alta anche la quota di spesa, oltre il 20%, destinata agli spostamenti e le comunicazioni tra le coppie. Pasti, consumazioni fuori casa, vacanze e altri servizi incidono sulla spesa totale per il 13,8%, con punte vicine al 16% per i single.
La presenza dei figli, invece, si traduce in un'alta propensione all'acquisto di abbigliamento e calzature (il 7,9% della spesa totale tra le coppie con due o più figli), in un maggiore bisogno di spostarsi sul territorio (un quinto della spesa totale tra le coppie con tre o più figli vanno ai trasporti) e in una maggiore spesa (intorno al 6,8%) per istruzione e tempo libero.
A spendere di più, se si considera la professione, sono i nuclei familiari con capo famiglia impenditore o libero professionista che, in media, spende 3.624 euro al mese, il doppio di quanto spende una famiglia con una persona di riferimento disoccupata, casalinga o in altra consizione non professionale.

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