Economia / Como città
Martedì 16 Luglio 2013
Meno burocrazia
o le aziende fuggono
Paolo De Santis ieri in Regione con le richieste delle imprese comasche tentate dal Ticino
«Per trattenere gli operatori si devono abbattere le tasse e un corpus legislativo ridondante»
Trattenere le imprese a Como dando loro delle buone ragioni per restare, anziché lasciare che siano tentate dal trasferimento in Svizzera.
Una strada possibile attraverso una sperimentazione, insieme agli enti camerali di Varese e Sondrio, di iniziative che vadano verso una “burocrazia zero” e un alleggerimento fiscale.
Lo ha detto ieri il presidente della Camera di Commercio Paolo De Santisin un’audizione della commissione regionale per i rapporti con la Svizzera presieduta da Francesca Brianza.
A far da stimolo è stato – ha ricordato De Santis - «il tavolo comasco della competitività dello scorso 6 maggio, dove abbiamo discusso le problematiche di un territorio di confine, vicino a un’economia svizzera che tira e che in parte fa da ammortizzatore per la nostra ma che, dall’altro, è un feroce competitor».
Alla Regione De Santis ha chiesto, annunciando il deposito a breve di un documento comune insieme ai presidenti camerali di Varese Renato Scapolan e Sondrio Emanuele Bertolini, «di farsi carico, attraverso la commissione, dello sviluppo di iniziative legislative per una burocrazia leggera con la doppia finalità di rendere così più competitive le aziende e i territori. Con politiche coerenti, si può», come ha fatto la Svizzera – ha ricordato – col programma Copernico che, partito quasi 15 anni fa, ha attratto o creato in canton Ticino 241 aziende, di cui 113 sono italiane. De Santis, dopo aver offerto la collaborazione degli enti camerali, ha agganciato il tema fiscale ricordando come, nell’ultima recente visita di Roberto Maroni a Como, sia stato lo stesso presidente della Regione «dopo aver ascoltato la nostra esigenza di alleggerimento burocratico – ha detto De Santis – a invitarci a pensare anche a iniziative di tipo fiscale. Su entrambi i temi siamo pronti come Camere di Commercio, a sperimentare iniziative sul breve periodo».
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