Economia / Como città
Mercoledì 15 Luglio 2015
Mobile, la Brianza
esporta più degli altri
Al convegno Unindustria lo studio Intesa Sanpaolo fotografa segnali positivi per il 2015 con una crescita anche del fatturato: «Ma bisogna migliorare il marketing e fare rete»
Il Distretto della Brianza? È cresciuto più di altri nell’export e persino con la scatenata Treviso dà del filo da torcere, ad esempio sulla Russia.
Un incremento, quello delle esportazioni, del 9% nel 2014, e anche il primo trimestre vede accentuarsi questa tendenza, con un +12%.
Ma si può fare di più, e meglio ancora. Così ha introdotto il viaggio nell’export brianzolo il presidente del gruppo legno di Unindustria Daniela Mascheroni.
«Per la prima volta e dopo tanto tempo ci sono fattori esogeni che sembrano favorire la crescita delle imprese italiane – ha sottolineato Giovanni Foresti, del centro studi di Intesa Sanpaolo – Dal calo del prezzo del greggio al deprezzamento del cambio, dal quantitative easing della Bce alla politica fiscale moderatamente espansivo». Un contesto esterno favorevole, ma che ancora non si palesa nei consumi interni. Tant’è che la fotografia più rassicurante viene dai mercati esteri: con gli Stati Uniti che restano il Paese avanzato più dinamico e Paesi emergenti come la Cina che pur attenuano il ciclo di investimenti. Migliori anche i segnali dall’area euro e il settore del mobile dovrebbe trarne particolare giovamento.
I dati di Intesa Sanpaolo evidenziano che tra il 2007 e il 2014 solo Treviso ha fatto meglio di Como: +4,7%. contro +3,9%. Quasi la metà il ritmo di crescita di Monza e Milano, Pordenone poi è in caduta libera (-18%). Nel 2007 Como è partita da livelli più bassi proprio di Pordenone (606 milioni contro 784) eppure ora l’ha quasi raggiunta, con 630 milioni.
La propensione di Como all’export- insiste Intesa Sanpaolo - è superiore alla media italiana, con 82mila euro (è il valore di export per addetto nel 2014) che batte anche Treviso, a quota 81mila. Proprio il raffronto con la città veneta è sorprendente. Nelle differenze, a volte addirittura ribaltamenti di valori.
Tutto bisogna fare però, tranne che adagiarsi. Ed essenziale è sviluppare un marketing adeguato, come ha sottolineato l’architetto Massimo Duroni.
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