«Non buttiamo la croce sui giovani»

Lavoro nel weekend. Dopo il “deserto” del multisala ora arrivano 200 curriculum. Ma molti sono di adulti

Se prima le candidature per lavorare al nuovo multisala che aprirà ad Arosio latitavano, adesso si è avuto un vero e proprio boom, almeno 200 quelle arrivate negli ultimi giorni. Resta da capire, passandole al vaglio, quante saranno state presentate da giovani, visto che è soprattutto su di loro che si punta. Pochi quelli che si erano fatti avanti sinora. Guai però ad affrettarsi a dar loro degli schizzinosi, o choosy come li bollava l’ex ministro Elsa Fornero. Perché sui giovani si punta molto, e sono pieni di risorse e voglia di fare. Parola di due imprenditori come Graziano Brenna e Maurizio Riva.

La notizia aveva destato un certo clamore nei giorni scorsi, Cinelandia cerca figure da assumere per i nuovi multisala di Arosio, sulla Valassina, e di Como, a Camerlata. Si tratta di responsabili della ristorazione e di cinema, ma anche figure base come baristi, cassieri, addetti alla biglietteria. Contratto a tempo determinato, anche se c’è la possibilità, come in altri multisala della catena, di venire poi stabilizzati. In molti casi part-time da 20 ore settimanali, un impiego ideale da affiancare agli studi universitari. Si cercano soprattutto giovani, per creare un ambiente di lavoro dinamico. Ma si erano fatti avanti in pochi.

«Forse - riflette Paolo Petazzi, patron di Cinelandia - perché si preferisce portare a casa quello stesso stipendio con un’altra occupazione, che non richieda di lavorare la sera o il sabato e la domenica». Ora le cose sono cambiate, e dopo l’articolo pubblicato proprio su La Provincia sono arrivare 200 candidature, che adesso verranno vagliate: «Il passaparola - commenta Petazzi - è ancora più efficace di internet».

Facile immaginare che tra quelle richieste ci saranno anche molte persone con ben più di 20 anni, visto che la crisi occupazionale non ha guardato in faccia a nessuno. Ma ci saranno anche gli under 30, ne è certo Graziano Brenna: «Pensare che non si riesca a trovare queste figure mi risulta difficile. È vero, ci sono giovani che forse non hanno ancora capito quale sia il momento attuale e quale, in prospettiva, il problema dell’occupazione, che resterà sul tavolo fintanto che la crisi non si risolverà. Ma che non si trovino 20 ragazzi con la testa sulle spalle non lo credo».

Meglio non spendere giudizi affrettati, «non buttiamo la croce addosso a tutti i giovani - continua - Semmai buttiamola addosso a chi ha creato questa situazione». D’accordo anche Maurizio Riva, di Riva 1920: «Io credo molto nei giovani e abbiamo tanti giovani che hanno voglia di lavorare». Nel caso specifico, chapeau a chi ha creato nuovi posti di lavoro. Il problema, dice con veemenza, non è l’età ma il sistema: «Bisogna dar più soldi alle persone e guardare al bene delle prossime generazioni. Lo dico molto forte, vedere questi contratti a tempo determinato, per cui non possono aprirsi nemmeno un mutuo, è brutto per loro ed è brutto per le aziende stesse. Si tolga l’articolo 18 e la durezza dei sindacati, si diano stipendi migliori, e si cambino le cose per gli imprenditori, che oggi hanno solo doveri e non diritti».

Se qualcuno volesse farsi avanti, non deve fare altro che inviare il curriculum a [email protected] o a [email protected].

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