Economia
Martedì 31 Marzo 2009
Ocse, nuovo allarme per l'Italia
Recessione spinge Pil a -4,3%
L'Ocse lancia un nuovo allarme per la situazione economica dell'Italia. Oltre all'Eurozona, i dati indicano un peggioramento anche per il Belpaese con una recessione che fa rivedere al ribasso ulteriore la crescita. Il Pil viene dato in discesa del 4,3%
È quanto scrive l'Ocse nel suo rapporto di marzo, secondo il quale la struttura dell'economia italiana e la sua specializzazione nell'export di beni di lusso la espongono alla piena forza della recessione in altri Paesi.
L'Italia deve rifocalizzare la spesa "per allargare il supporto ai disoccupati e le loro famiglie" che "sarà più efficace degli aiuti ai settori industriali o degli sforzi per dirigere il prestito bancario" scrive ancora l'Ocse. Per l'organizzazione il tasso di disoccupazione nel 2009 passerà dal 6,8 al 9,2% per arrivare al 10,7% nel 2010. Secondo l'Ocse, inoltre, "ci sono limiti alle misure fiscali" dell'Italia, e "con un alto debito pubblico e un mercato" dei titoli di stato nervoso "non molto di più può essere fatto". A giudizio dell'Organizzazione, quindi, il governo avrà bisogno di focalizzarsi sulle misure volte al consolidamento del bilancio nel lungo termine, "come ad esempio accelerare o estendere la riforma delle pensioni o migliorare l'efficienza della pubblica amministrazione".
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