Pronta l’opera di Piano
E nel progetto del verde
c’è il saper fare comasco

Inaugurazione a Mosca tra un mese per la riqualificazione a cui ha contribuito la Peverelli di Fino. «Bosco pensile di betulle, richiamo al paesaggio russo»

Progetto italiano, consulenza e realizzazione del verde comasca per la Casa della Cultura a Mosca, nuova sede della Fondazione per l’arte contemporanea. Il cantiere è stato ultimato in questi giorni e l’inaugurazione è prevista il prossimo 4 dicembre. 

Il progetto di recupero della ex centrale elettrica Ges-2, affacciata sulla Moscova è stato curato dallo studio Renzo Piano Building Workshop che si è rivolto alla Peverelli di Fino Mornasco per lo studio di fattibilità del verde. 

Il contenuto

Nell’edificio principale spazi per mostre, programmi performativi e di apprendimento, nonché un teatro da 420 posti a sedere con vista, garantita dalla facciata in vetro, su un boschetto di betulle. Inoltre presenti una biblioteca, uno shop, caffetterie, un ristorante e un blocco residenziale. GES-2 è energeticamente efficiente grazie all’utilizzo di pannelli solari e di un sistema che raccoglie e ricicla l’acqua piovana.

«Abbiamo affiancato lo studio di Renzo Piano, recandoci più volte nella sede a Parigi, nell’elaborazione della loro idea - spiega Roberta Peverelli, architetto e direttore tecnico - si tratta di un vasto bosco pensile di betulle, un esplicito richiamo ai panorami della Russia. Nei due anni necessari per gli interventi di realizzazione ci siamo occupati anche della scelta delle piante, pre-coltivate in un vivaio a pochi chilometri da Mosca per un intero anno prima della messa a dimora con la tecnica dell’air pot».  Un sistema che induce un particolare sviluppo delle radici e rende gli alberi adatti a vivere nelle condizioni artificiali del verde su soletta. Si tratta della stessa tecnica già utilizzata per il Bosco verticale di Stefano Boeri e per le piante di Expo Milano 2015. 

La partnership

Il know how dell’azienda di Fino Mornasco, molto attiva da una decina d’anni nell’ambito della green architecture, ha reso possibile identificare le migliori soluzioni tecniche per la realizzazione del tetto verde, superando le criticità legate alla presenza della soletta, rivestita con oltre un metro di terriccio speciale alleggerito e degli indispensabili strati drenanti, oltre agli ancoraggi sotterranei per i 650 esemplari di betulla piantati.

Tutte soluzioni che hanno permesso al progetto di diventare realtà.  La collaborazione tra Renzo Piano e Peverelli non è nuova e nasce una decina di anni fa con la progettazione della nuova sede del Sole 24 ore, in prossimità del quartiere Fiera a Milano, per il quale molte delle specie arboree utilizzate vennero direttamente selezionate nel vivaio Peverelli.

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