Quattro giorni,
ventimila ingressi
Ristorexpo è wow

Si è chiusa ieri a Lariofiere con risultati super l’edizione numero ventiquattro. Il presidente Dadati: «Ottimi numeri su pubblico ed espositori, livello pari al pre pandemia»

Sfiora i 20mila i visitatori complessivi la 24esima edizione di Ristorexpo a Lariofiere. Quattro giornate dedicate alla ristorazione e all’enogastronomia concluse ieri sera che hanno coinvolto 200 aziende, tra espositori, scuole ed enti. Filo rosso quest’anno è stato il tema il conforto come nuova dimensione conviviale della tavola e del buon cibo.

Ha rappresentato un momento di grande significato per il settore la presentazione e sottoscrizione della “Carta dei valori della ristorazione italiana” con i rappresentati di Fipe e la partecipazione del presidente Lino Stoppani lunedì scorso.

Ieri anche Fipe Como è convenuta a Lariofiere per la propria assemblea provinciale. Nell’introduzione il presidente Giovanni Ciceri ha sottolineato l’importanza del lavoro svolto, in questi anni, dal gruppo «con grande rispetto, serietà e passione» e ha ricordato che il gruppo di Como è stato il primo a presentare un protocollo sulla gestione del Covid. «L’impegno ora - ha sottolineato il presidente - è trovare uniformità all’interpretazione della normativa soprattutto quella di natura sanitaria per poter permettere a tutti gli operatori di potersi confrontare con le stesse regole e gli stessi disciplinari a prescindere dalle Ats di riferimento».

«Un’ottima edizione per successo di pubblico ed espositori - è il commento alla conclusione Fabio Dadati, presidente di Lariofiere - numeri in linea con le edizioni del 2019 e 2018, precedenti alla pandemia».

Le giornate di maggiore affluenza sono state la domenica, il lunedì e il martedì. Mentre la domenica il pubblico che affluisce alla fiera è più vario e composto anche da appassionati, è in particolare il lunedì il giorno preferito dagli operatori. Quest’anno il lunedì è stata una giornata ancora più importante perché presente con un masterclass e per il Premio alla Carriera Ristorexpo 2022 lo chef Carlo Cracco che ha raccomandato ai giovani delle scuole presenti di trovarsi dei bravi maestri.

Apprezzati anche i contenuti culturali e valoriali di Ristorexpo, in generale hanno avuto un buon successo tutti i masterclass con i grandi maestri della cucina e i convegni di approfondimento, in particolare quello sulla comunicazione della gastronomia che ha sovvertito alcuni caposaldi intoccabili.

«Girando per gli stand abbiamo rilevato come gli espositori siano rimasti soddisfatti per i risultati ottenuti nel corso della fiera - ha aggiunto Fabio Dadati - questo elemento di fondamentale importanza conferma la bontà dell’attività svolta anche in vista della prossima edizione del 2023 che tornerà nelle date consuete tra fine febbraio e i primi di marzo».

Quest’anno, a causa delle ultime limitazioni dovute all’emergenza sanitaria, si è scelto di realizzare comunque la manifestazione dei “professionisti del fuori casa” ma di slittare la data ai primi di aprile. È stata una decisione coraggiosa e lungimirante, premiata da operatori e pubblico, ma si confida nelle prossime edizioni di ricollocarla nel calendario consueto.

«Considerando quando l’evento si sia svolto vicino alla Pasqua e alle riaperture delle attività, verifichiamo un ottimo risultato di affluenza - ha detto con soddisfazione Fabio Dadati - e questo è una segnale importante, significativo, che dimostra quando la fiera sia particolarmente apprezzata».

Nell’ultimo giorno, ha tenuto il masterclass lo chef stellato Mauro Elli con la una sua particolare rivisitazione di una ricetta classica del territorio: il risotto con le quaglie.

«Partendo da un insegnamento del maestro Gualtiero Marchesi, ho eliminato i grassi, i brodi – ha spiegato - ho tolto per aggiungere un’armonia, perché l’armonia è conforto, il tema di Ristorexpo di quest’anno».

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