Economia
Martedì 09 Luglio 2013
Rallenta la corsa ai saldi
«Ancora pochi gli affari»
Sondrio, i commercianti restano molto prudenti
«Una volta era diverso, la crisi pesa molto ancora»
In linea con il trend del passato per alcuni; un po’ sottotono secondo molti altri. Nononostante le grandi aspettative della vigilia i primi due giorni di saldi estivi non hanno scatenato l’entusiasmo dei commercianti del centro del capoluogo né hanno scacciato gli incubi della crisi e di una stagione resa sin qui molto difficile dal freddo e dalle abbondanti piogge di questi ultimi mesi.
Le stime di Confcommercio, secondo cui ogni famiglia avrebbe speso in media 250 euro durante i saldi, infatti, sono ancora molto lontane dal diventare realtà.
Una maggiore selezione
«Ci sono stati più curiosi che acquirenti – ha spiegato Franco, commerciante che partecipa anche ai mercati cittadini, e titolare di un esercizio che vende capi d’abbigliamento e calzature - ma almeno i saldi hanno portato più gente fra le strade rispetto al solito e anche, almeno mi pare, meglio disposta a considerare l’acquisto rispetto al normale. È comunque ancora troppo presto per un bilancio, bisogna ancora aspettare almeno qualche giorno e poi si vedrà».
L’impressione del commerciante del capoluogo va però in direzione contraria rispetto a quanto percepito da chi sabato, nel corso della “Notte bianca dei saldi”, ha lavorato all’Oviesse del centro di Sondrio: «I saldi di una volta erano un’altra cosa - ha raccontato una delle commesse del negozio -: rispetto al passato la giornata e la serata per noi sono trascorse molto più tranquillamente. In giro non c’è stata molta gente, anche se sinceramente non me la sento di azzardare i motivi che hanno determinato questo calo».
In questa altalena di sensazioni si inserisce anche Vincenzo, titolare del negozio di calzature “Vinser” di piazzale Bertacchi: «Sinceramente, almeno per quanto mi riguarda - spiega l’imprenditore del centro storico - l’avvio dei saldi è stato in linea con quella degli anni passati. Sabato sera c’è stata molta gente nelle vie, siamo rimasti aperti fino alle 23,45 e la gente non soltanto ha osservato le vetrine o è entrata in negozio a curiosare, ma ha anche fatto acquisti». Da più parti, però, si sottolinea come i saldi abbiano avuto un inizio piuttosto a rilento non soltanto o comunque non tanto per la crisi, ma perché sempre più potenziali clienti, anche a Sondrio (e nonostante la distanza) preferirebbero i vari outlet sparsi per il Nord Italia piuttosto che i negozi del capoluogo.
La nuova concorrenza
Una tesi che però non trova tutti d’accordo: «Gli outlet - ha proseguito sempre il titolare di Vinser - ormai vanno di moda da un po’ di tempo e non credo che ormai influiscano sull’andamento dei saldi. Piuttosto sempre di più stanno incidendo le vendite on-line con tutti gli inconvenienti che queste, spesso, causano agli acquirenti».
Infine, è stato sottolineato anche un altro aspetto di concorrenza, specialmente nel periodo dei saldi, per i commercianti di Sondrio: «Quando prendono il via le vendite a prezzi scontati - ha concluso Franco - molti, specie tra i giovani, decidono di andare a fare shopping a Milano e non rimangono in Valtellina. Questo, magari, succede poco d’inverno, visto che il tempo è minore e anche le condizioni climatiche non invogliano particolarmente a farsi un giretto “fuori porta”. Diverso il discorso per l’estate quando molti scelgono per l’appunto di andare a Milano».
© RIPRODUZIONE RISERVATA