Economia
Venerdì 28 Marzo 2008
Ratti, un 2007 in ripresa
ma le perdite restano
Approvato il conto economico: in rialzo il fatturato del 2,1% a 112 milioni. In aumento i ricavi della cravatteria - IL rosso sale a 5,9 milioni di euro
Como - Cresce il fatturato del Gruppo ma aumentano le perdite. E’ questo il quadro che emerge dalla relazione sul bilancio d’esercizio 2007 del Gruppo Ratti e della società capogruppo, la Ratti spa, approvato ieri dal consiglio di amministrazione dell’industria tessile comasca.
Il Gruppo chiude l’anno con un fatturato di 112,4 milioni di euro, in crescita del 2,1% rispetto ai 110,1 milioni di euro del 2006. La tendenza al rialzo dei ricavi però risulta essere in flessione rispetto ai dati registrati al termine del terzo trimestre del 2007, quando il gruppo aveva segnato un aumento del 4,6%. A registrare un incremento di ricavi sono stati i comparti della cravatteria, sia tinto in filo sia stampato, e i prodotti confezionati. Ma allo stesso tempo, nonostante l’aumento significativo dei ricavi, il risultato complessivo economico segna perdite per quasi 5,9 milioni di euro, in crescita quindi rispetto al rosso registrato a fine 2006, quando il gruppo si era fermato a 5,5 milioni di euro. Al netto delle tasse, il margine operativo raggiunto dall’azienda segna un conto negativo di 4,5 milioni di euro, anche questo in aumento sui -3,5 dell’anno precedente. Il patrimonio netto consolidato al 31 dicembre 2007 ammonta invece a 20,8 milioni di euro. Non è da meno la società capogruppo, che segue lo stesso trend di crescita dei ricavi e aumento, in parallelo, delle perdite. La Ratti Spa chiude infatti il fatturato 2007 con 83,6 milioni di euro, con un distacco netto dunque dai 78,3 registrati a fine 2006. E anche in questo caso è l’export ad aver riportato ossigeno in cassa, coprendo una quota di ricavi pari al 54%. Ma il conto economico della capogruppo evidenzia un margine operativo negativo di 1,5 milioni e perdite complessive sul risultato d’esercizio di 7,1 milioni di euro, superiori dunque rispetto ai -3,7 milioni registrati a fine 2006.
Chiara Sirna
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