«Rinnoverò i treni usa
con le mie super viti»

Da Erba agli Usa per rivoluzionare il traffico ferroviario a stelle a strisce. La storia di Mario Gualco, piccolo imprenditore che ha brevettato un tassello ferroviario ultra resistente

Mario Gualco, titolare di un’officina meccanica, è da poco tornato da un viaggio negli States dove sono cominciate le prove tecniche sul tassello ferroviario che ha brevettato in seguito a una joint venture con un’azienda americana.

Ci spiega di cosa si tratta?

È una vite per binari che dalle prove tecniche realizzate dal Politecnico e in seguito al test pratico realizzato nel centro di smistamento di Lambrate risulta essere più resistente di quelle in commercio, con una durata maggiore, di maggiore sicurezza e con meno necessità di manutenzione rispetto alle viti tradizionali. Il prodotto è già stato registrato in 139 paesi, adesso negli Usa e più precisamente in Colorado, stiamo facendo delle nuove prove di laboratorio per vedere se è compatibile con il sistema ferroviario americano.

Perché, quali sono le differenze maggiori? Quanto ci vorrà per sapere se i test andranno a buon fine?

Negli Usa i convogli merci sono 4 volte più lunghi dei nostri e sono strutturati con carri merci che portano container sovrapposti, quindi il carico è molto superiore. Stiamo facendo prove di laboratorio per la sicurezza, dopodiché faremo i test all’esterno nel centro di sperimentazione ferroviaria del Colorado che dureranno almeno altri 8 mesi.

Che situazione ha trovato per quanto riguarda finanziamenti e burocrazia, in Italia e negli Usa?

Da noi c’è un sistema che non riconosce la meritocrazia. In America la parte burocratica è invece molto più semplice,arrivano direttamente al sodo. Anche ottenere finanziamenti è meno complicato; l’importante, se si vuole proporre all’estero delle idee, è appoggiarsi a qualcuno in grado di dare indicazioni precise perché pensare di andare a bussare a delle porte a caso è un fallimento assicurato.

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