RistorExpo cucina il tema
È l “anarchia enogastronomica”

Reso noto il filo conduttore della rassegna che parte a Lariofiere il 21 febbraio con più di 200 aziende. Ciceri: «Giusto che emergano le eccellenze individuali»

Anarchia enogastronomica: ovvero libertà di esprimersi e di eccellere. Il tema della libertà senza vincoli è quello prescelto per la nuova edizione di RistorExpo, che partirà il 21 febbraio. E che richiamerà almeno 200 aziende nei suoi stand. Per non parlare degli chef, dei talenti, delle scuole e dei numerosi ospiti che renderanno l’evento a Lariofiere ancora più intenso.

Ormai la macchina sta viaggiando a ritmo sostenuto verso la meta. E ha appunto comunicato l’argomento cardine dell’edizione numero 19. Una decisione più naturale che mai, si insiste «nell’era del “dopo Expo”, dove il settore food si caratterizza per una assoluta mancanza di univocità delle tendenze in atto e per l’assenza di regole codificate, certe e da tutti condivise».

Ribadisce il presidente di Lariofiere, Giovanni Ciceri: «Importante è il fatto che emergano le grandi eccellenze personali. Se c’è un vincitore? Certo, ed è il sapore. Oltre ovviamente il talento. La libertà di creare, senza orpelli, è quanto abbiamo cercato di mettere a fuoco in questa edizione del 2016».

Nell’anno che viene dopo l’esperienza forte di Expo, è chiara la carica, come pure la responsabilità del salone dedicato ai professionisti della ristorazione promosso da Confcommercio Como e Lecco dal 21 al 24 febbraio a Erba.

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