RistorExpo parla inglese
«Terre e sapori meravigliosi»
Dallo chef Cunningham alla scrittrice Smallwood: una terza giornata memorabile a Lariofiere
Un giorno così inglese, il terzo di RistorExpo. Dallo chef Paul Cunningham alla scrittrice Christine Smallwood, passando per altri incontri, altre conferme: questa fiera è in crescita di quantità e qualità.
Un’atmosfera speciale, quella che si è respirata ieri Lariofiere. Grazie anche al calcio d’inizio: una figura straordinaria, quella di Paul Cunningham, inglese di 47 anni che si è trasferito in Danimarca. E ha fondato l’Henne Kirkeby Kro in un’osteria vecchia di 200 anni. Semplicità, la parola chiave pronunciata da Cunningham, capace di stregare il pubblico dall’inizio alla fine.
«Ed è questo che mi piace dell’Italia - spiega lo chef dopo la scuola di cucina - Voi avete tante cose meravigliose, ma è la semplicità, lo stile di vita che mi attira. Come a Como. In questi giorni sono stato a Erba e non ho potuto vedere il lago, devo ripartire. Avete scenari da sogno in questo territorio». Il presidente di Lariofiere ha già ribadito che l’invito è servito: lo si farà tornare qui, prestissimo.
Con Cunningham si rinnova una magia di RistorExpo: la simbiosi tra professionisti affermati e giovani. Tanti ragazzi arrivano e gli chiedono il classico selfie. Non crede nelle cucine infernali, dove bisogna strillare. O almeno più: ha cambiato radicalmente la sua vita e confessa tanti piatti amati dalle nostre parti: «Anche la cazoeula che ho assaggiato qui, specialmente il cavolo».
Il Regno Unito avverte il fascino delle terre che RistorExpo mette a tavola. Se si guardano i dati di Como, è il secondo Paese per provenienza di turisti: nella primavera 2015 ha fatto registrare 111mila presenze, in crescita del +3,9%; gli ospiti inglesi hanno scelto soprattutto l’albergo (92,5%) e hanno costituito il 17,5% del totale provinciale.
Oggi è l’ultimo giorno di RistorExpo.
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